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Ufo scortato dai jet militari, ma un indizio lo incastra

Il disco volante del New Mexico inseguito da aerei militari circola da sette anni in Rete, emozionando gli ufologi, ma la “prova” che i governi ci mentono sugli alieni nasconde un indizio sconfortante.
A cura di Juanne Pili
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Non è ben chiara la zona in cui sarebbe avvenuto l’ormai leggendario avvistamento dei jet militari lanciati all’inseguimento di un vero e proprio disco volante. Le prime tracce risalgono al 2011, quando il filmato venne caricato dall’utente “Oondyla”. Da allora il video continua ad essere ricaricato e condiviso nei social, riscuotendo sempre un discreto successo.

Ufologia e illusionismo

In assenza del filmato originale ad una visione superficiale sembra proprio impeccabile, non restituisce quel senso di “finto” dei soliti lavori in Cgi, tenuto conto anche del fatto che stiamo ammirando una scena realizzata quasi sette anni fa. L'inseguimento viene filmato da almeno due punti diversi, visto che l’autore ad un certo punto si muove per continuare a registrare, i velivoli si mostrano così da diverse prospettive. Di questo video si è già discusso e sarebbe interessante approfondire gli indizi che portano ad individuare i trucchi utilizzati per realizzarlo, ma non è necessario. Come in un numero di illusionismo siamo stati distratti dall'evento principale, trascurando gli elementi di contorno, uno in particolare è la chiave per capire che siamo di fronte ad un fake conclamato. Con buona pace di chi ancora continua a condividerlo con entusiasmo, non rendendosi conto di essere il mero veicolo di una operazione virale.

Una insegna sospetta

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Tra i vari dubbi che può suscitare questo genere di avvistamento, che non viene localizzato con precisione, c’è anche la posizione della videocamera all’inizio delle riprese: punta verso il terreno, per poi venire orientata con fermezza verso il cielo, non appena si sente il rumore dei jet in volo. Ma il dettaglio più interessante è l’insegna che si vede alla fine del filmato, dove compare la scritta “Oondyla”, nickname dell’autore. Così non è difficile risalire al sito dell’azienda, una società che si occupa di marketing virale. Come se questo non bastasse esiste almeno un altro filmato, dove lo stesso modello di Ufo viene filmato con la medesima insegna in bella vista. Risale al 2012 e finalmente conosciamo anche la presunta ambientazione: il New Mexico. Possiamo quindi concludere con una certa sicurezza che si tratti di una burla creata in post produzione, da dei professionisti nel marketing virale.

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