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Tutto quello che NON devi fare se vedi una balena

Incontrare una balena in mezzo al mare è sempre una grande emozione: ecco tutto quello che devi sapere per goderti lo spettacolo senza mettere in pericolo i cetacei e la tua stessa incolumità.
A cura di Andrea Centini
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Osservare dal vivo i cetacei nel proprio ambiente naturale è una delle esperienze più intense ed emozionanti che si possano fare sul nostro pianeta, tuttavia l'approccio con questi animali, moltissimi dei quali ancora in pericolo di estinzione, deve essere particolarmente accorto e rispettoso della loro libertà. Non è un caso che esistano rigidissimi regolamenti da rispettare in termini di distanze, tempi, manovre possibili con le imbarcazioni e naturalmente comportamenti da tenere, che se avete effettuato escursioni di whale watching probabilmente conoscete almeno in parte. Tali regole possono variare anche sensibilmente da paese a paese, ma in generale il limite è sempre quello del buon senso, sebbene spesso venga abbondantemente superato soprattutto quando non si è accompagnati da esperti.

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Il kayak sollevato dalla balena

Un video vecchio di un paio di anni e tornato ad essere virale nelle ultime settimane rappresenta la summa di ciò che non andrebbe mai fatto quando si approcciano i cetacei, men che meno se si tratta di grossi misticeti come le magnifiche balene franche australi (Eubalaena australis) oggetto dell'incontro. La sequenza, registrata lungo la costa di Puerto Madryn in Patagonia (Argentina), mostra due kayakers – un uomo e una donna – che vengono letteralmente sollevati dalla superficie dell'acqua dal dorso di una balena. Un contatto apparentemente spettacolare ed emozionante, ma del tutto sbagliato.

Troppo vicini

Le linee guida generali del documento ACCOBAMS, firmato da numerosi paesi, indica che la distanza minima da tenere con la propria imbarcazione rispetto ai cetacei è di 30 metri, un valore che sale a 150 metri quando si tratta di grandi misticeti. Naturalmente ci sono nazioni dove tali direttive non vengono seguite alla lettera (ad esempio sull'isola di Tonga è persino possibile tuffarsi con le megattere), inoltre in questo caso stiamo parlando di un kayak e non di una barca a motore, ma è evidente che i protagonisti del video abbiano superato anche i limiti meno stringenti.

Rotta sbagliata

Quando si incontra un gruppo di cetacei non si deve mai approcciarli frontalmente o eseguire una manovra di avvicinamento diretto, un'indicazione totalmente disattesa dalle pagaiate ben visibili all'inizio del video. Altra linea da seguire è quella di mantenere una rotta di circa 30° rispetto alla direzione di spostamento degli animali, ma in questo caso i due kayakers sono andati direttamente a infilarsi in mezzo al gruppo di balene. Se ci fate caso, nell'inquadratura si notano sullo sfondo altri kayak, condotti da persone che probabilmente conoscevano le regole di approccio ai cetacei. Anche il numero di natanti nell'area è un fattore da tenere in considerazione: quando ve ne sono più di uno nel raggio di cento metri o più di tre nel raggio di duecento metri è doveroso allontanarsi, e attendere di prendere il posto lasciato libero da chi è arrivato prima di noi. Oltre al numero di barche vanno rispettati anche i tempi: dopo un massimo di 15 minuti si è tenuti ad allontanarsi dagli animali.

Perché tutte queste regole?

I cetacei, e in particolar modo quelli di grandi dimensioni, come è noto sono rigorosamente protetti, per la semplice ragione che durante l'epoca baleniera sono stati quasi completamente sterminati. Ancora oggi molte popolazioni fanno fatica a riprendersi. Rispettare le distanze e i tempi significa non disturbarli nelle loro attività naturali, che potrebbero comprendere anche l'allattamento dei piccoli e la riproduzione. Inoltre in questo modo si evita di stressarli con il rumore del motore – i cetacei odontoceti usano l'ecolocalizzazione – o la semplice presenza dei natanti, che possono rappresentare un serio pericolo per gli animali se non correttamente governati. Uno studio recente ha evidenziato che sono moltissime le megattere con ferite gravi provocate dalle eliche delle barche che non rispettano le distanze di sicurezza. Toccarli o tuffarsi in acqua è ancor più sconsigliato poiché l'approccio ludico potrebbe farli abituare alla presenza dell'uomo, con danni comportamentali tutti da verificare, senza contare che potrebbero trasmettere gravi malattie a noi e noi potremmo trasmetterle a loro. Infine, va considerato che si tratta di enormi animali selvatici, che potrebbero reagire in maniera inattesa e violenta. Ecco perché quando ci sono mamme con i piccoli le distanze da rispettare possono essere ancora superiori, e molto spesso viene consigliato di andarsene direttamente. Per tutta questa serie di ragioni i due protagonisti del video, pur sembrando molto fortunati per il loro incontro, hanno invece messo in pericolo la propria incolumità e quella delle balene, interagendo con animali che avrebbero dovuto esser lasciati in pace.

[Foto di skeeze]

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