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Troppo grasso, ma non sono in sovrappeso: chi sono gli ‘overfat’ e perché sono a rischio

Un team di ricerca neozelandese ha stimato che nel mondo vi sarebbero 5,5 miliardi di persone overfat, ovvero tutti coloro che rischiano malattie metaboliche a causa del grasso corporeo, anche se normopeso.
A cura di Andrea Centini
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Una equipe di ricercatori neozelandesi della società Maff Fitness Pty Ltd. e dello Sports Performance Research Institute New Zealand (SPRINZ) della University of Technology di Auckland ha analizzato le statistiche mondiali relative ai problemi di peso, determinando che ben 5,5 miliardi di persone (il 76 percento della popolazione globale) si troverebbero nella cosiddetta condizione di ‘overfat'. Il termine, che supera i tradizionali concetti di sovrappeso e obesità, include tutti coloro che hanno una sufficiente quantità di grasso corporeo in grado di comprometterne la salute, anche se nelle tabelle tradizionali rientrerebbero nella categoria dei normopeso.

Questo modo di inquadrare la composizione corporea va al di là del classico BMI, l'indice di massa corporeo, e secondo gli studiosi sarebbe fondamentale che la nuova terminologia entrasse nel linguaggio comune, dato che l'obesità e il sovrappeso, che interessano circa 3,5 miliardi di persone nel mondo,  solo una parte delle condizioni che scatenano le malattie croniche dovute al grasso: “L'epidemia overfat – ha sottolineato il dottor Philip Maffetone, CEO di MAFF Fitness Pty Ltd e autore principale dello studio – non ha risparmiato nemmeno coloro che esercitano o addirittura competono nello sport”.

In base alle statistiche elaborate dai ricercatori, circa il 9/10 percento della popolazione mondiale sarebbe invece nella condizione opposta definita ‘underfat': in essa non solo si trovano coloro che patiscono la fame nel mondo, le cui percentuali sono fortunatamente in decrescita, ma anche chi è affetto da anoressia patologica e da anoressia atletica, un termine coniato negli anni '90 da ricercatori norvegesi e legato a rigidissimi schemi alimentari e allentamenti atti a favorire le performance sportive. Da questi dati emerge che soltanto il 16 percento della popolazione globale rientrerebbe nella condizione di ‘normal fat'. Gli studiosi, secondo i quali la misurazione della circonferenza della vita sarebbe un metodo molto efficace per identificare eventuali problemi metabolici, hanno pubblicato i dettagli del proprio studio sulla rivista scientifica Frontiers in Public Health.

[Foto di PublicDomainPictures]

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