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Tredicenne fan di Tesla trasmette energia per via aerea (FALSO)

Ragazzo di tredici anni realizza un apparecchio in grado di raccogliere energia dall’ambiente e trasmetterla a distanza.
A cura di Juanne Pili
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Secondo diversi siti sensazionalisti il tredicenne Maxwell Loughan, ispirato da Tesla, sarebbe riuscito a sviluppare una tecnologia in grado di prendere l'energia dal cielo e trasmetterla per via aerea.

tesla

La storia, che può essere letta attraverso copia-incolla e rimaneggiamenti vari, è la seguente: Il piccolo Maxwell crea una mietitrice elettromagnetica con qualche filo, due bobine e un cucchiaio. La mietitrice conduce le onde radio trasformandole in energia elettrica. Una tecnologia che sarebbe costata appena 14 dollari.

La fonte originale è un servizio della rete Tv 2news, reperibile anche su YouTube. Quel che si evince, al di là del sensazionalismo di chi fa girare il video, è che i giornalisti hanno voluto incoraggiare un tredicenne molto intelligente, appassionato di scienza, che indossa una t-shirt di Nicola Tesla, anziché della boyband del momento. L'esaltazione del suo esperimento, che ha la valenza di un compito in classe, può spiegarsi solo in questo modo.

Maxwell infatti non crea proprio niente, il video dice esplicitamente che converte l'energia da una forma (onde elettromagnetiche) ad un'altra (elettricità). Si utilizza lo stesso concetto del ricevitore radio, che raccoglie le onde elettromagnetiche dall'aria e le converte in segnali elettrici. Con tutto il rispetto per Tesla, anche Guglielmo Marconi vuole la sua parte. Non di meno, una differenza effettivamente c'è: Sta nel fatto che la radio utilizza anche energia elettrica, per amplificare il segnale e trasformarlo in suono, mentre il dispositivo di Maxwell mantiene il segnale elettrico così com'è. La corrente creata è molto bassa; non sarà quindi in grado di alimentare granché. Bella idea come esperimento didattico, ma non come modo per creare energia. Le onde radio dovrebbero essere inviate da una stazione di trasmissione e ci vorrebbe parecchia energia per farlo.

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Certamente il genio di Tesla non si discute, benché spesso non sia capito. In questo caso probabilmente ci si riferisce, in maniera estremamente vaga, al suo lavoro sull'induttanza elettromagnetica, un fenomeno estremamente noto, che sfrutta la possibilità di convertire le onde elettromagnetiche in energia e viceversa, attraverso apposite spirali soggette ad una corrente o ad un campo elettromagnetico. Tesla sfrutterà questo fenomeno per ottimizzare la trasmissione elettrica a grandi distanze. Una tecnologia tutt'ora in uso.

Eppure qualcosa di vero c'è, ma riguarda ben altri studi. Nel 2007 la Powercast, startup della Pennsylvania, ha sviluppato un dispositivo in grado di irradiare energia a distanza, per esempio per ricaricare la batteria di un cellulare. Qui trovate le specifiche. L'ambizione del CEO, il fisico John Shearer non si limita certo alle batterie. L'anno scorso l'agenzia spaziale giapponese (JAXA) ha condotto studi importanti riguardo la possibilità di trasmettere energia nello spazio mediante microonde. Le implicazioni sul futuro dell'esplorazione spaziale sarebbero notevoli. Non ci resta che attendere il giorno in cui ragazzini come Maxwell si divertiranno ad hackerare, non più soltando PC e connessioni wireless, ma anche i contatori dei vicini.

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