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Tornano i crononauti: dallo smartphone nel 1995 al laptop in antica Grecia

Torna alla ribalta la Oop art: gli oggetti fuori dal tempo che si rivelano avere ben altre spiegazioni.
A cura di Juanne Pili
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viaggi nel tempo

Tornano a far parlare di sé i crononauti, ovvero persone che si sarebbero lasciate immortalare a loro insaputa nell'utilizzo ti oggetti anacronistici conosciuti come Oop art. L'ultimo di questi turisti temporali distratti è stato ripreso durante un incontro di box disputato da Mike Tyson vs Peter McNeeley il 19 agosto 1995.

Tutto comincia l'anno scorso quando l'utente Jammy Bantam pubblica su YouTube un video in cui tra gli spettatori all'incontro figura una persona, la quale scatta delle foto con quel che sembrerebbe essere il suo smartphone. Il misterioso turista temporale comincia a farsi notare a partire dal minuto "02:50". Il problema è che prima del 2000 non erano in commercio dispositivi mobili dotati di fotocamera.

Cosa stiamo vedendo? Ciò che potrebbe sembrare ad una analisi superficiale un oggetto fuori dal tempo ha una spiegazione ben più banale. Sappiamo che delle fotocamere all'epoca erano già in commercio. Pensiamo alla Casio Qv-100, la quale comunque recava la sua lente in alto a sinistra del dispositivo. Quello che usa lo spettatore invece  ha l'obiettivo più spostato verso il centro. Osservando il video al rallentatore possiamo notare che vi è una sorta di adesivo cromato collegato alla fotocamera, che riflette la luce. Quando lo spettatore si muove l'adesivo riflette diverse intensità di luce. Sembra proprio il flash di una macchina fotografica. Questo fa pensare a modelli differenti, Snopes fornisce tre esempi.

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Credit: snopes.com

La versione che maggiormente si avvicina a quella del video è la Locitech fotoman (secondo dispositivo in foto). Esistono precedenti suggestivi come il crononauta che assiste all'inaugurazione di una diga negli anni '40, presentando un abbigliamento apparentemente anacronistico. Anche in quel caso invece è sufficiente fare una ricerca per constatare l'esistenza già all'epoca di occhiali e indumenti identici a quelli indossati dal misterioso turista temporale.

Credit: livescience.org
Credit: livescience.com

Laptop in antica Grecia. Un altro presunto oggetto fuori dal tempo è stato "fotografato" in antichità: ci riferiamo ad un bassorilievo funebre che immortalerebbe qualcuno consegnare, quel che sembrerebbe essere un laptop, ad una divinità dell'antica Grecia. Laura Geggel su Live science da una spiegazione esaustiva al sedicente mistero. Quel che noi con le esperienze quotidiane logicamente identifichiamo con un computer portatile potrebbe essere, molto più probabilmente, un cofanetto per gioielli, oppure uno specchio incernierato. Dal momento che il bassorilievo rappresenta l'oracolo di Delfi non è da escludere un contenitore di incenso, per quanto non sia visibile il rispettivo bruciatore.  Qualcuno ha supposto anche che i due fori a lato sarebbero delle porte Usb. Anche in quel caso esiste una spiegazione molto banale: tipici fori per il fissaggio di oggetti in bronzo.

Suggestione e decontestualizzazione. Potremmo andare avanti all'infinito nell'elencare esempi. In ogni caso la fallacia sta sempre nell'interpretare col senno di oggi indizi che provenendo da epoche passate hanno perduto il loro significato originale e immediato. Spesso anche solo tener conto del contesto aiuta a porsi le domande giuste: che se ne facevano i Greci di un laptop in assenza di alimentazione elettrica? Per quale motivo un viaggiatore nel tempo dovrebbe sfoggiare uno smartphone in luoghi dove sicuramente sussiste il rischio di essere ripresi?

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