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Togliere le tonsille è pericoloso per la salute: senza ci si ammala di più

Un team di ricerca internazionale ha dimostrato che sottoporsi alla rimozione delle tonsille e/o delle adenoidi da bambini comporta un rischio maggiore di sviluppare patologie infettive, respiratorie e allergiche. Secondo gli autori dello studio questi organi andrebbero tolti solo se strettamente necessario.
A cura di Andrea Centini
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Sottoporsi alla rimozione delle tonsille e/o delle adenoidi comporta un rischio maggiore di sviluppare patologie infettive, respiratorie e allergiche, talvolta anche doppio o triplo rispetto a chi ha evitato questi comuni interventi. Lo ha dimostrato un team di ricerca internazionale composto da studiosi dell'Università di Melbourne (Australia), del Dipartimento di Biologia dell'Università di Copenaghen (Danimarca) e del Dipartimento di Ecologia e Biologia Evoluzionistica presso l'Università di Yale, Stati Uniti.

Si tratta di un risultato particolarmente significativo, poiché i benefici a breve termine della tonsillectomia e della adenoidectomia, volte proprio a migliorare i problemi respiratori e le infiammazioni frequenti, risulterebbero superflui rispetto agli svantaggi che le operazioni manifestano sul lungo termine. Il dato è emerso grazie a un'approfondita analisi statistica condotta su circa 1 milione e duecentomila bambini danesi nati tra il 1979 e il 1999. Fra essi, 17.460 si erano sottoposti all'adenoidectomia; 11.830 alla tonsillectomia e 31.377 all'adenotonsillectomia, mentre 1 milione e mezzo ha fatto da gruppo di controllo.

Gli studiosi, coordinati dal professor Sean G. Byars, docente presso l'istituto Melbourne Integrative Genomics dell'ateneo australiano, hanno messo a confronto i dati di chi entro i 9 anni si era sottoposto a una delle operazioni oppure no. Chi aveva subito una tonsillectomia aveva una probabilità tre volte superiore di soffrire di malattie del tratto respiratorio superiore come asma, influenza e polmonite; l'adenoidectomia era invece associata a un rischio doppio per le stesse patologie, ma in aggiunta c'era un rischio superiore anche per la congiuntivite e la malattia ostruttiva polmonare cronica.

I ricercatori si chiedono dunque se davvero convenga ‘sacrificare' questi organi legati al tessuto lifatico, che sostengono la risposta immunitaria del nostro organismo. Nei Paesi industrializzati del resto, vengono spesso rimossi nei bambini che soffrono di dolorose infiammazioni croniche, non di rado estese anche all'orecchio. Byars e colleghi ritengono necessario procedere con trattamenti alternativi laddove disponibili, oppure di ritardare il più possibile la rimozione delle tonsille e delle adenoidi, permettendo così al sistema immunitario dei piccoli rinforzarsi a sufficienza. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica JAMA.

[Credit: Michaelbladon]

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