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Covid 19

Ti sei vaccinato? Non brindare troppo: l’alcol riduce la risposta immunitaria al vaccino

Il consumo eccessivo di alcol altera il sistema immunitario e può rendere inefficace la risposta a un vaccino, oltre a esporre a un maggior rischio di infezioni virali e batteriche. Gli esperti raccomandano di non esagerare con i brindisi sia prima che dopo aver ricevuto le dosi di vaccino anti Covid.
A cura di Andrea Centini
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Col passare delle settimane i vaccini anti Covid sono disponibili per un numero sempre maggiore di persone e in alcuni Paesi – come Israele e quelli del Regno Unito – la diffusione capillare dei farmaci ha permesso di abbattere i casi di contagio, i ricoveri in ospedale e i decessi. Dopo oltre un anno dall'inizio della pandemia di COVID-19 ricevere l'iniezione è dunque una vera e propria liberazione, che merita un festeggiamento appropriato. Per celebrare l'evento, però, va assolutamente evitata una cosa: l'assunzione esagerata di alcol. Al di là del fatto che si tratta di un comportamento sempre dannoso per salute, ci sono ragioni specifiche per cui non si deve esagerare con l'alcol prima e dopo la somministrazione di un vaccino. Un consumo eccessivo di alcol può infatti alterare il nostro sistema immunitario e renderlo meno efficiente nell'innescare la protezione contro il coronavirus SARS-CoV-2. In altri termini, si rischia di vanificare l'immunizzazione.

A spiegare in un'intervista al New York Times che abusare dell'alcol prima e dopo la vaccinazione è una pessima idea è stato il professor Ilhem Messaoudi, direttore del Center for Virus Research presso l'Università della California di Irvine. Lo scienziato ha sottolineato che i bevitori moderati non hanno nulla da temere e non devono cambiare le proprie abitudini in vista della vaccinazione, ma bisogna essere certi di non superare determinate soglie. In linea generale si definisce “bevitore moderato” un uomo che non supera i due drink al giorno e una donna che non beve più di un drink nell'arco delle 24 ore, mentre un bevitore pesante è colui che beve 4 o più drink (e colei che ne beve 3 o più). Il professor Messaoudi, che ha condotto uno studio sugli effetti dell'alcol sulla risposta immunitaria, sottolinea che bisogna essere molto consapevoli di ciò che significa essere bevitori moderati. “È pericoloso bere grandi quantità di alcol perché gli effetti su tutti i sistemi biologici, compreso il sistema immunitario, sono piuttosto gravi e si verificano abbastanza rapidamente dopo essere usciti dalla zona della moderazione”, ha sottolineato l'esperto.

Nello studio “Focus on: Alcohol and the immune system” pubblicato da scienziati dell'Università Statale della Louisiana, ad esempio, è stato dimostrato che l'abuso di alcol sopprime diverse caratteristiche della risposta immunitaria e catalizza il rischio di infezioni. “Il decorso e la risoluzione delle infezioni sia batteriche che virali è gravemente compromessa nei pazienti che abusano di alcol, con conseguente maggiore morbilità e mortalità del paziente”, si legge nell'abstract dello studio. Anche la ricerca “Epigenetic Targets for Reversing Immune Defects Caused by Alcohol Exposure” guidata dall'Università Loyola ha rilevato le disfunzioni del sistema immunitario a seguito dell'abuso di alcol. Il composto, infatti, impedisce alle cellule immunitarie di giungere fino ai siti di infezione e di svolgere le proprie funzioni, come distruggere i patogeni e le cellule infette. Inoltre permette a virus e batteri di invadere più facilmente le cellule. Non ci sono evidenze scientifiche che lo stesso accada con un consumo moderato di alcol, ma il discorso cambia completamente quando si esagera.

L'esperimento più significativo al riguardo è stato condotto proprio dal professor Messaoudi, che ha analizzato la risposta immunitaria di macachi rhesus vaccinati contro il poxvirus. Per sette mesi le scimmie coinvolte nella ricerca hanno avuto accesso a bevande alcoliche, che apprezzano proprio come gli esseri umani. Le scimmie che avevano bevuto di più “avevano una risposta quasi inesistente”, ha dichiarato al New York Times lo scienziato, primo autore dello studio “Moderate alcohol consumption enhances vaccine-induced responses in rhesus macaques” pubblicato sulla rivista scientifica specializzata Vaccine. Le scimmie che avevano bevuto di meno hanno invece avuto una buona risposta immunitaria, probabilmente anche perché il consumo moderato di alcol è associato a una ridotta infiammazione nel sangue. Alla luce di questi e altri studi, alcuni funzionari di salute pubblica russi hanno persino raccomandato ai propri cittadini di non bere prima e dopo aver ricevuto il vaccino Sputnik V.

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