Teschi incisi per macabri rituali: scoperta la prima prova di un antico culto neolitico
![Credit: German Archaeological Institute](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/5/2017/06/gobekli-tepe.jpg)
Archeologi del German Archaeological Institute di Berlino hanno rinvenuto nell'affascinante sito turco di Gobekli Tepe frammenti di tre crani incisi, le cui scanalature suggeriscono l'esistenza di un antichissimo e sconosciuto ‘culto del teschio' già nel Neolitico. Posizionato ai confini con la Siria, il sito archeologico fu infatti costruito nel 9.500 avanti Cristo, e oltre ad ospitare il più antico tempio in pietra, in esso sono stati rinvenuti numerosissimi reperti di interesse scientifico; dalle famose stele a forma di T, circa una quarantina raffiguranti principalmente animali e forme geometriche, alle decine di migliaia di frammenti ossei, sia di animali che di uomini.
![Credit: Julia Gresky, DAI](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/5/2017/06/frammenti-teschio-1.jpg)
Si ritiene che nell'area si praticassero sacrifici, e i resti dei tre crani recuperati dal team di studiosi tedeschi, coordinati dall'archeologa del Julia Gresky, suggeriscono che siano stati incisi poco dopo la decapitazione e la successiva rimozione della carne. Dalle analisi microscopiche sono emerse profonde scanalature lungo il piano sagittale con spessore variabile dai 0,2 ai 4 millimetri, dove probabilmente veniva scorrere un filo di ocra rossa che poi fuoriusciva da un foro, praticato poco più in alto della zona occipitale. Verosimilmente, al termine del rituale i crani venivano issati su pali, come veri e propri simboli per minacciare potenziali nemici. Poiché non si evidenzia ricrescita ossea lungo i margini trattati, le incisioni sono state sicuramente praticate dopo la morte, inoltre altre analisi indicano che non sono stati fatti sicuramente da animali, ma da strumenti in pietra.
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/5/2017/06/frammenti-teschio-2.jpg)
Quello osservato a Gobekli Tepe non è naturalmente l'unico ‘culto del teschio' scoperto, ma è senza dubbio il più antico. I teschi, in passato, erano molto apprezzati per la venerazione degli antenati e perché vi era il convincimento generale che essi fornissero proprietà protettive, dunque in diverse culture si osservano decorazioni e incisioni tipiche di questa parte anatomica. Quelli del sito turco hanno probabilmente una storia più macabra alle spalle, come hanno suggerito gli scienziati nell'articolo pubblicato su Science Advances.
![Credit: Julia Gresky, Juliane Haelm, DAI](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/5/2017/06/frammenti-teschio-3.jpg)
Gobekli Tepe è balzato recentemente agli onori della cronaca per la scoperta di una stele peculiare, quella dell'avvoltoio, nella quale i simboli, secondo i ricercatori dell'Università di Edimburgo rappresentano la caduta di uno sciame meteoritico sulla Terra circa 13mila anni fa, che provocò moltissimi morti e devastazione.
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/5/2017/06/gobekli-tepe-reperti.jpg)
[Foto e ricostruzioni di Julia Greski/German Archaeological Institute]