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Terremoto: ecco le cause del sisma in Centro Italia del 24 agosto 2016

Gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) formulano le prime ipotesi utili a comprendere le cause del terremoto che ha colpito il centro Italia il 24 agosto 2016.
A cura di Zeina Ayache
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Dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) arrivano le prime ipotesi su quelle che potrebbero essere le cause del sisma che ha colpito la zona compresa tra Lazio, Umbria e Marche alle 3:36 del 24 agosto 2016. Secondo gli esperti, il terremoto di magnitudo 6.0 si è verificato in una zona “ad alta sismicità” dove storicamente si sono registrate forti scosse, un esempio è il sisma del 1979 di magnitudo 5,9 e prima ancora quello del 1703 di magnitudo 7 che hanno colpito Norcia e Cascia. Per avere un'idea della potenza del terremoto avvenuto, ci basti pensare che in sole 3 ore i sismografi hanno registrato ben 39 scosse di magnitudo pari o superiore a 3. Le più importanti, in seguito alla scossa principale, hanno colpito alle 4:32 con magnitudo di 5,1 e alle 4:33 con magnitudo di 5,4.

Cosa fare e non fare in caso di terremoto

Ma cosa ha provocato un simile rilascio di energia? Secondo gli esperti il responsabile sarebbe quello che chiamano “lo stiramento dell'Appenino”, cioè il processo di estensione da Est a Ovest. “Il tipo di movimento osservato dai dati sismici indica una faglia estensionale, simile a quella all'origine dei terremoti più recenti e vicini, ossia quello de L'Aquila del 2009 e quello di Colfiorito del 1997” questo è ciò che ha dichiarato Alessandro Amato dell'Ingv. E parlando del passato spiega “Anche quei terremoti erano stati superficiali, avvenuti come questo alla profondità compresa fra 8 e 10 chilometri, cosa che spiega i forti scuotimenti”.

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[Foto di Ingv]

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L'arrivo di un terremoto è imprevedibile così come lo è il suo andamento, per il momento sappiamo che le repliche sono state via via meno intense, ma non è possibile escludere che non si verificheranno ulteriori scosse addirittura paragonabili alla principale con magnitudo 6,0. Come conferma un altro sismologo, Andrea Tertulliani, “Al momento non si possono escludere scosse confrontabili alla principale perché siamo ancora nelle prime ore di una situazione in evoluzione, il cui andamento è imprevedibile”.

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