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Tablet e pc tra le cause del mal di schiena tra i più piccoli

L’uso frequente della tecnologia ha incredibilmente abbassato l’età media di chi soffre di mal di schiena. Paradossalmente, però, proprio i tablet permettono di non portare più sulle spalle chili e chili di libri.
A cura di Redazione Scienze
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Accusata talvolta di creare dipendenza e di alterare l'equilibrio psicologico dei bambini, la tecnologia questa volta viene individuata tra le cause del mal di schiena anche tra chi, per età, dovrebbe godere di ottima salute. Secondo uno studio britannico dell'Università di Abertawe Bro Morgannwg, in Galles, i dolori che caratterizzano la schiena degli adulti sedentari colpiscono anche i giovani a partire dai 7 anni di età. Il raddoppio, in appena sei mesi, dei casi di trattamento da mal di schiena tra i giovanissimi aveva allertato l'istituto, che ha individuato in tablet, pc e console le cause del malessere giovanile. Secondo la ricerca condotta su 200 pazienti, il 72% dei giovani con età compresa tra i 7 e i 10 anni soffre di mal di schiena; percentuale che sale al 90 per i ragazzi tra 11 e 18 anni.

La ricercatrice Lorna Taylor ha spiegato che le nuove tecnologie "hanno un effetto nefasto sulla salute muscoloscheletrica e si rischiano forti ripercussioni sui nostri ragazzi, la prossima generazione di lavoratori. E' quindi indispensabile formarli alle buone abitudini perché i ragazzi possano esprimere il proprio potenziale senza essere limitati, nello sport e nel lavoro, da dolori che potrebbero essere facilmente evitati".

Di contro table e pc assumono un ruolo sempre più importante nel sistema pedagogico moderno grazie ad una multimedialità che aiuta il processo cognitivo anche dei giovani con difficoltà di apprendimento. Non solo: proprio tablet permette di compattare chili e chili di libri che altrimenti il giovane porterebbe sulle proprie spalle, sollecitando la schiena oltre i limiti indicati dagli esperti. Guido La Rosa, ortopedico dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha infatti ricordato che "non può che essere un bene per il fisico di ragazzi ancora in una fase di sviluppo che al massimo dovrebbero portare sulle spalle un carico equivalente al 10% del peso corporeo".

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