Superare la malattia: da decorso a percorso personale

La personalizzazione della cura è la nuova frontiera nella diagnosi e nella terapia in campo oncologico: in questo modo, la cura diventa un percorso orientato alla persona. Ne abbiamo parlato lo scorso 19 luglio, nell’ultimo appuntamento di Talking Health – Un personale percorso – all’interno del format ideato da Fanpage in collaborazione con Roche e Fondazione Roche.
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Siamo abituati a parlare della malattia oncologica come un’unica forma di fragilità che colpisce persone diverse e a pensare che anche il percorso di cura sia fatto solo di terapie standard e uguali per tutti, come la chemioterapia o la chirurgia. E per molto tempo è stato così, ma la ricerca ha fatto passi avanti. Oggi sappiamo che esistono oltre 200 tipi diversi di tumore, di cui quasi un centinaio sono definiti rari e, per alcune di queste forme, possono essere disponibili anche trattamenti mirati.

La nuova frontiera della cura: il DNA

Il futuro è proprio in questo cambiamento di angolazione: non guardare la malattia, ma il malato con tutto il suo carico di fragilità personale iscritto nel genoma. Durante il live event organizzato lo scorso 19 luglio da Fanpage.it in collaborazione con Roche e Fondazione Roche, si è discusso di quel che significa personalizzazione della diagnosi e della cura e delle innovazioni che questo tipo di approccio sta portando nella lotta ai tumori. Un tema impegnativo che gli ospiti, con la moderazione di Saverio Tommasi, hanno saputo “semplificare” affinché il messaggio potesse arrivare a tutti, in primo luogo a chi vive con una malattia e ai suoi familiari. È importante agire tempestivamente quando si tratta di malattia oncologica e trovare la cura adeguata: lo raccontano le testimonianze di chi ha percorso questa strada in prima persona, come Cinzia Borreri, paziente e Vicepresidente IPOP onlus (Insieme per i pazienti di oncologia polmonare), che è intervenuta nella discussione parlando della propria esperienza (carcinoma polmonare) e dell’incontro con la cura personalizzata, grazie alla profilazione genomica e a una terapia target.

Cos’è la medicina personalizzata?

La domanda è stata posta in modo diretto e semplice a Giuseppe Curigliano, Professore Università degli Studi di Milano e Direttore Clinico in IEO, che ha paragonato questo approccio a un “navigatore”: <<La medicina personalizzata consente di scoprire molto rapidamente quali sono le cause della malattia e di mettere a punto delle terapie mirate su quelle cause. Per far questo è necessario partire dalla profilazione genomica, ossia lo studio del DNA del tumore>>. Scoprire l’alterazione genomica all’origine del tumore è l’indizio per trovare la cura più adatta e personalizzata. Il Prof. Curigliano ha parlato delle difficoltà legate all’accesso a queste nuove tecnologie, ma anche della speranza che la gestione dei costi venga osservata nella sua globalità: i test di profilazione genomica consentono di curare meglio, in modo più tempestivo e mirato il paziente e la sua malattia, con un impatto positivo anche sull'efficienza del sistema sanitario: sprechi, inefficienze e ritardi che possono associarsi a percorsi di diagnosi e cura non personalizzati si riducono.

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Il ruolo delle istituzioni

<<La medicina di precisione segna una rivoluzione nello scenario terapeutico oncologico e soprattutto un cambio di paradigma: non solo scientifico andando verso un modello mutazionale, ma anche organizzativo-gestionale dell’intero sistema: e qui entra la politica, che non può solo assistere alle innovazioni della scienza, ma deve riconoscerle e accompagnarle e favorirle, laddove, in uno scenario ideale, dovrebbe addirittura anticiparle>>. Lo sostiene Angela Ianaro, Professore di Farmacologia e Deputato della Repubblica, intervenuta per approfondire quale sia l’importante ruolo della politica (e delle istituzioni in senso più ampio) nell’incentivare il diritto di accesso alla personalizzazione delle cure. Tornando alle sue parole, <<La salute è di nuovo al centro dell’agenda politica: c’è una maggior sensibilità dovuta anche alla situazione di emergenza […]. Tra gli altri effetti della pandemia c’è anche quello che vede la ricerca scientifica di nuovo in una posizione centrale>>.

La ricerca: decisiva e sempre più importante

Oggi più che mai, quindi, la ricerca scientifica riveste un ruolo chiave per la prevenzione, la salute ed in particolare la lotta al cancro e la sostenibilità dei sistemi sanitari. Anna Maria Porrini, Direttore Medico Roche, interviene descrivendo l’impegno di Roche tra le prime aziende farmaceutiche in Italia e nel mondo per investimenti in ricerca. <<Ho il privilegio di lavorare in un’azienda che oltre al farmaceutico – quindi lo studio e lo sviluppo delle molecole che curano le malattie – ha anche un settore diagnostico. Nel campo della medicina personalizzata, infatti, Roche mette a disposizione piattaforme che permettono la profilazione genomica del tumore da un lato e, dall’altro, un ampio portfolio di molecole che vanno a incidere in modo mirato su quella mutazione, su quel “tassellino” alterato delle cellule che generano il tumore. In Italia Roche ha attivi circa 240 studi di ricerca su circa 60 molecole, che coinvolgono 2200 centri in tutto il Paese, 200 ospedali e circa 10000 pazienti>>. La dott.ssa Porrini sottolinea l’importanza della Ricerca per Roche: non solo il 75% degli studi è nel campo onco- ematologico, ma l’azienda supporta anche la ricerca indipendente (che corrisponde al 25% degli studi sovvenzionati). Nell'ambito del Bando “Roche per la Medicina di Precisione”, sono stati per esempio recentemente erogati 300.000 euro per finanziare dei progetti di ricerca che saranno realizzati da 6 Centri di eccellenza distribuiti in altrettante regioni italiane. La finalità è sempre il benessere di chi è affetto da una malattia: per questo il rapporto costante con i medici e le associazioni è fondamentale per poter essere efficaci nel supportare i pazienti nei loro bisogni quotidiani.

Qualche ombra, ma tante luci per un orizzonte da guardare con fiducia: per approfondire ogni sfumatura del dibattito o recuperare la visione, Un personale percorso è disponibile in streaming sui canali della testata.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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