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Super telescopio svela per la prima volta i segreti di un esopianeta: dettagli senza precedenti

Grazie allo strumento GRAVITY installato sul Very Large Telescope dell’Osservatorio Europeo Australe (ESO), gli scienziati hanno ottenuto informazioni senza precedenti sull’atmosfera di un esopianeta. Il giovane e gigantesco HR 8799e, sito a 129 anni luce dalla Terra, è un mondo infernale con colossali tempeste e una temperatura superficiale di 1000° centigradi.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Eso/L. Calçada
Credit: Eso/L. Calçada

Per la prima volta gli scienziati hanno ottenuto dettagli senza precedenti sull'atmosfera di un lontano esopianeta osservato dalla Terra, grazie a un sofisticatissimo strumento equipaggiato sul Very Large Telescope (VLT) dell'Osservatorio Europeo Australe (ESO). Si tratta del GRAVITY, che ha permesso di applicare per la prima volta la tecnica dell'interferometria ottica a un pianeta extrasolare, il giovane, massiccio e tempestoso HR 8799e, sito a 129 anni luce da noi nel cuore della costellazione di Pegaso. A determinarne le caratteristiche è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Osservatorio di Parigi – PSL e dell'Istituto Max Planck di Fisica extraterrestre.

Pianeta infernale. Innanzitutto HR 8799e è tutto fuorché ospitale, dato che sulla sua superficie la temperatura raggiunge i 1000° centigradi. Le caratteristiche più interessanti rilevate dal GRAVITY risiedono tuttavia nella sua atmosfera, una delle più turbolente e tempestose che si conoscano. L'intero esopianeta è infatti avvolto da nubi di silicati e ferro che turbinano a causa di impetuose correnti ascensionali, che a loro volta impediscono al monossido di carbonio di fondersi con l'idrogeno e dar vita al metano. Nonostante si tratti di un mondo infernale, per gli scienziati è comunque un pianeta estremamente interessante; pur avendo una massa tra le 5 e le 10 volte quella del gigante gassoso Giove, HR 8799e è infatti un pianeta giovanissimo, formatosi “solo” 30 milioni di anni fa (un "bebè" rispetto alla veneranda età della Terra, che ha 4,5 miliardi di anni). Analizzandolo nel dettaglio si potranno ottenere informazioni preziose su un corpo celeste in formazione e sul intero sistema.

Tecnica rivoluzionaria. Ma come funziona l'interferometria ottica che ha permesso di carpire i segreti dell'esopianeta? In parole semplici, si tratta di una tecnica che permette di potenziare sensibilmente la risoluzione delle osservazioni, unendo la potenza di più strumenti. Nel caso dell'osservatorio dell'ESO, il super interferometro GRAVITY ha unito la potenza dei quattro telescopi principali con uno specchio da 8 metri, ottenendo il potere risolutivo di un unico specchio con un diametro di ben 100 metri. Ciò ha permesso di analizzare HR 8799e con una risoluzione dieci volte maggiore rispetto al passato, ottenendo le inedite informazioni sulla sua atmosfera. Grazie alla sensibilità del GRAVITY sarà naturalmente possibile determinare le caratteristiche di altri esopianeti, e magari trovarne uno con condizioni simili a quelle della Terra.I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Astronomy & Astrophysics.

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