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Studioso italiano svela il “segreto” dello strano orientamento delle piramidi cinesi

Giulio Magli, professore di archeoastronomia presso il Politecnico di Milano, ha rilevato che le piramidi degli imperatori cinesi furono tutte costruite con allineamento ai punti cardinali, ma oggi alcune di esse risultano divergenti di alcuni gradi a causa di un fenomeno astronomico, la precessione.
A cura di Andrea Centini
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Credit: kevsunblush
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Le grandi piramidi degli imperatori cinesi della dinastia Han, dislocate nella periferia della moderna città di Xi'an, analogamente ad altri antichi mausolei sono allineate con i punti cardinali, un orientamento sinonimo di “potere” e dunque sviluppato da diversi popoli nel corso della storia. Ma alcune di queste piramidi cinesi presentano un disallineamento di alcuni gradi rispetto all'asse della Terra, che a nord punta verso la Stella Polare. La ragione di una simile divergenza è stata descritta dall'archeoastronomo italiano Giulio Magli, un astrofisico specializzato nel far emergere relazioni tra antiche opere architettoniche e gli oggetti stagliati nella volta celeste.

Il professor Magli, dal 2009 docente dell'affascinante corso di archeoastronomia presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, ha spiegato nel suo studio che le variazioni sono legate al fenomeno della precessione. Procediamo con ordine. La Terra presenta un asse di rotazione che punta verso la Stella Polare, tuttavia, non trattandosi di una sfera perfetta (è un geoide espanso all'equatore) ed essendo influenzato dall'attrazione gravitazionale del Sole e della Luna, nel corso del tempo esso subisce una rotazione, assimilabile al movimento di una trottola. Questa è la precessione. Per completare un giro completo legato al moto di precessione l'asse impiega circa 25mila anni. Ne consegue che la posizione delle stelle sulla volta celeste si modifichi nel corso del tempo; non è un caso che tra 13mila anni l'asse della Terra a nord non punterà più verso la Stella Polare, ma verso la brillante Vega.

Associando il periodo in cui sono vissuti i vari imperatori cinesi con il percorso fatto dalla Stella Polare nel corso del tempo, Magli ha determinato che le piramidi degli imperatori cinesi furono costruite per essere allineate ai punti cardinali anche in ottica futura, per proiettare i defunti al centro del cielo. In parole semplici, il disallineamento che vediamo oggi non era voluto, ma si è prodotto proprio in virtù della precessione. Come indicato da Magli nel suo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Archaeological Research in Asia e  portato avanti anche grazie a immagini satellitarri, il disallineamento è un semplice effetto dei moti astronomici avvenuti negli ultimi duemila anni.

Le affascinanti piramidi cinesi furono influenzate dall'architettura del mausoleo del primo imperatore dei Qin, colui che riunificò la Cina e che diede il nome al grande Paese asiatico. L'imperatore, che regnò immediatamente prima degli Han, è noto anche per aver dato il via alla costruzione della Grande Muraglia Cinese e per aver fatto proteggere il proprio mausoleo da un esercito di spettacolari statue di terracotta.

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