146 CONDIVISIONI

Straordinari fossili di un miliardo di anni perfettamente conservati grazie alle terre rare

Nella Cailleach Head Formation della Scozia occidentale sono stati rinvenuti straordinari fossili di un miliardo di anni. Si tratta di microorganismi perfettamente conservati, dei quali è possibile osservare persino i dettagli delle membrane interne. Si sono preservati grazie ai fosfati di due elementi delle terre rare.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Fanpage.it
A cura di Andrea Centini
146 CONDIVISIONI
Credit: Scientific Reports
Credit: Scientific Reports

I fossili perfettamente conservati di organismi unicellulari di un miliardo di anni fa sono emersi da un sito della Scozia occidentale. Sono così ricchi di dettagli che mostrano perfino le strutture delle membrane interne; sono dunque un vero e proprio tesoro per gli scienziati, tenendo presente che molto raramente si fossilizzano le parti molli, anche di organismi sensibilmente più recenti. I reperti, individuati nel cuore della preziosa Cailleach Head Formation, rappresentano una sorta di “fotografia” di creature primordiali vissute nel Precambriano, il primo eone geologico della storia della Terra e il più lungo di tutti. È iniziato infatti circa 4,6 miliardi di anni fa, quando si formò il nostro pianeta, e si è concluso 541 milioni di anni fa, all'inizio del Cambriano.

Credit: Scientific Reports
Credit: Scientific Reports

La ricerca. A scoprire gli straordinari fossili è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Università dell'Australia Occidentale, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente presso l'Osservatorio Weston del Boston College (Stati Uniti). Gli studiosi, coordinati dal professor David Wacey, ricercatore del Centre for Microscopy Characterisation and Analysis dell'ateneo di Perth, sono andati a caccia di fossili nella Cailleach Head Formation poiché qui, un miliardo di anni fa, si trovava un bacino lacustre con caratteristiche chimiche molto peculiari. Era infatti ricco di terre rare, e sono stati proprio i fosfati di due di questi elementi a permettere la fossilizzazione delle strutture interne dei microorganismi arcaici, la monazite e lo xenotime.

I fossili. Tra i microorganismi più interessanti analizzati da Wacey e colleghi c'è un cianobatterio (batterio fotosintetico), probabilmente appartenente alla specie Glenobotrydion aenigmatis. Ci potrebbe essere persino una cellula eucariotica, di tipo più evoluto rispetto a aquella procariotica grazie alla presenza di un nucleo distinto, separato dal resto della cellula da apposite membrane (gli animali come l'uomo sono composti di cellule eucariotiche). Altri organismi trovati nella formazione scozzese ricordano i cocchi, batteri dalla forma tipicamente sferica. Come indicato, le strutture interne di questi antichissimi organismi si sono preservati proprio grazie alla monazite e allo xenotime, mentre le pareti cellulari si sono fossilizzate attraverso materiali argillosi o francolite. I dettagli sui fossili microscopici sono stati pubblicati sull'autorevole rivista Scientific Reports.

146 CONDIVISIONI
Trovato il fungo più antico della storia, ha un miliardo di anni e rimodella la nostra storia
Trovato il fungo più antico della storia, ha un miliardo di anni e rimodella la nostra storia
L’incredibile testa di un lupo conservata perfettamente da 40 mila anni: ha ancora il cervello
L’incredibile testa di un lupo conservata perfettamente da 40 mila anni: ha ancora il cervello
Le prime uova fossili di razza scoperte da italiani: hanno 50 milioni di anni
Le prime uova fossili di razza scoperte da italiani: hanno 50 milioni di anni
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views