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Spezzare gli spaghetti perfettamente in due: dopo 80 anni il MIT svela il mistero

Dopo circa 80 anni di studi gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology sono riusciti a spezzare in due gli spaghetti, risolvendo un vero e proprio enigma fisico e matematico. La scoperta potrebbe avere risvolti in diversi campi scientifici, in particolar modo nelle scienze dei materiali.
A cura di Andrea Centini
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Finalmente sappiamo che gli spaghetti crudi possono essere spezzati perfettamente in due; una scoperta che, oltre a risolvere un bizzarro enigma decennale, potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere meglio come si crepano e fratturano determinati materiali. A riuscire nell'ardua impresa un team di ricerca internazionale guidato da fisici e matematici dell'autorevole Massachusetts Institute of Techonology – meglio conosciuto con l'acronimo di MIT -, che ha collaborato a stretto contatto con i colleghi della Sibley School of Mechanical and Aerospace Engineering presso l'Università Cornell di Ithaca e dell'Università Aix Marsiglia (Francia). Se la notizia può sembrarvi assurda, per comprenderne meglio il senso potreste iniziare con un piccolo esperimento pratico. Recatevi in cucina, aprite una scatola di spaghetti, prendetene uno e flettetelo prendendolo dai due lati fino a farlo rompere; noterete che si frantumerà in più pezzi e non in due. Questo succederà con ogni spaghetto che proverete a spezzare. Gli scienziati guidati dal MIT, grazie a un apposito dispositivo che applica una forza e una torsione impossibili per le mani dell'uomo, sono invece riusciti a spezzare gli spaghetti perfettamente in due.

Credit: MIT
Credit: MIT

Il mistero scientifico nacque alla fine degli anni '30, quando l'illustre fisico e matematico Richard Phillips Feynman – Premio Nobel per la Fisica nel 1965 per l'elaborazione dell'elettrodinamica quantistica – si mise a spezzare ‘tonnellate' di spaghetti per cercare di spiegare matematicamente la ragione per cui i deliziosi bastoncini rifiutavano di rompersi in due parti. Lo studioso non riuscì nell'impresa, e il testimone delle sue indagini passò invano di scienziato in scienziato fino al 2005, quando alcuni fisici francesi riuscirono a svelare l'arcano; in parole semplici, quando uno spaghetto viene flesso applicando una forza ai due lati, esso inizierà sempre a spezzarsi in due dalla parte del centro, tuttavia, il primo ‘crack' genera un'onda di flessione (una forte vibrazione) che innesca la frammentazione in altri punti. La loro ricerca fu premiata con un ironico IgNobel nel 2006, il premio (che scimmiotta il Nobel) dedicato alle ricerche più divertenti, curiose e grottesche, come quella degli scienziati romani che hanno indagato sui motivi per cui i gemelli omozigoti sono incapaci di riconoscere il proprio volto da quello del fratello.

Credit: MIT
Credit: MIT

Sulla base di tutti questi complessi studi matematici, sino ad oggi si credeva fosse impossibile spezzare in due uno spaghetto, ma come indicato dagli scienziati del MIT è possibile ottenere questo risultato con un apposito strumento. Il risultato è stato filmato con una videocamera ad altissima velocità (registra un milione di fotogrammi al secondo) che mostra il modo in cui il macchinario riesce a ruotare, torcere e flettere lo spaghetto fino a spezzarlo e ottenere i due ambiti frammenti. La ricerca potrebbe avere risvolti significativi in vari ambiti scientifici, dato che con queste informazioni, tradotte in equazioni matematiche dagli studiosi coinvolti, si potrebbe prevedere la rottura di determinati materiali come i nanotubi, ma anche quella dei microtubuli presenti nelle nostre cellule. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PNAS.

[Credit: JESHOOTScom]

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