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Sms imbarazzanti nel cuore della notte? Colpa del sonnambulsimo

Lo “sleeptexting” è una nuova forma di sonnambulismo, diffusa soprattutto tra i più giovani. La soluzione, in realtà, sarebbe meno drastica di quanto ci si potrebbe aspettare. Solo un po’ di buon senso.
A cura di Redazione Scienze
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Se ricevete un sms imbarazzante nel cuore della notte, pazientate: l'indomani mattina potreste trovarvi costretti a perdonare il mittente. Se viceversa ricevete via messaggio una serie di improperi a cui non sapete dare motivazione, sappiate che forse soffrite di sleeptexting. Letteralmente significa "messaggiare nel sonno" ed è una forma di sonnambulismo quantomai moderno. A parlarne alla rivista The Atlantic è Michael Gelb della New York University, che ha raccontato di un paziente di 31 anni che ha mandato ad un amico un sms contenente il nome del padre morto. Un caso tra i tanti, precisa l'esperto, a cui vanno aggiunti episodi anche molto imbarazzanti, come messaggi inviati ad ex partner o a persone con cui una liaison la si terrebbe volentieri anche da svegli.

Il disturbo è chiaramente legato all'uso intensivo del cellulare. Questo media, sempre più presente grazie alla sua evoluzione in smartphone, porta i più giovani ad un utilizzo eccessivo, fino all'ultimo minuti prima di chiudere gli occhi e abbandonarsi al sonno. Spiega ancora Gelb che "messaggiare nel sonno è un fenomeno in crescita che riguarda generalmente adolescenti e giovani adulti. Questo nuovo disturbo è classificato tra le forme di parasonnia, come appunto il sonnambulismo". La soluzione? Senza fingere che lo smartphone non sia mai stato inventato, basterebbe in realtà spegnere l'apparecchio almeno 30 minuti prima di andare a letto.

[Foto di Dan Zen]

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