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Sigaretta elettronica, forse scoperta la sostanza nociva responsabile della grave malattia polmonare

In base alle prime analisi condotte dagli scienziati della FDA e dei CDC, la sostanza responsabile dei gravi casi di malattia polmonare associata all’uso della sigaretta elettronica potrebbe essere un olio derivato dalla vitamina E, trovato in elevate concentrazioni in diversi campioni di liquidi a base di cannabis. Negli USA, dove sono state registrate due vittime, in molti acquistano per strada prodotti contraffatti per lo svapo.
A cura di Andrea Centini
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Individuata la sostanza nociva potenzialmente responsabile della grave malattia polmonare che negli Stati Uniti sta colpendo numerosi utilizzatori di sigaretta elettronica. Ad oggi sono stati registrati più di 200 casi in diversi Stati; due le vittime accertate, una nell'Oregon e una nell'Illinois. La sostanza nel mirino degli scienziati è un olio derivato dalla vitamina E, conosciuto come vitamina E acetato o α-tocoferolo acetato, un composto presente in un numerosi alimenti – come olio di oliva e mandorle – e prodotti per la pelle, ma che se inalato, a causa della sua struttura molecolare, potrebbe essere molto pericoloso per la salute.

A indicare l'olio derivato dalla vitamina E come “obiettivo chiave” delle indagini su questa misteriosa polmonare vi è anche il commissario per la salute dello Stato di New York Howard Zucker, che ha lasciato una dichiarazione anche sulla base dei primi risultati della Food and Drug Administration e dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie o CDC (Centers for Disease Control and Prevention), il principale organo che si occupa di salute pubblica negli Stati Uniti. Concentrazioni elevate di questa sostanza sono state trovate in diversi campioni di liquidi per lo “svapo” a base di cannabis utilizzati dai pazienti. “L'acetato di vitamina E non è un additivo approvato dal Programma di marijuana medica dello Stato di New York e non è stato trovato nei prodotti a base di nicotina che sono stati testati. Di conseguenza, l'acetato di vitamina E è ora un obiettivo chiave”, ha dichiarato Howard Zucker.

Il rischio principale è legato al fatto che negli USA diversi utilizzatori di sigaretta elettronica consumano liquidi contraffatti acquistati per strada, all'interno dei quali, oltre all'olio derivato dalla vitamina E, potrebbero essere presenti sostanze tossiche come pesticidi, agenti per la diluizione, oppioidi e altro ancora. Al momento gli scienziati non hanno ancora la certezza di quale sia la sostanza (o le sostanze) responsabili della malattia polmonare, caratterizzata da tosse, vomito, forti dolori toracici e difficoltà respiratorie che in alcuni casi richiedono la ventilazione assistita. Stando a quanto riportato dal Washington Post, la seconda vittima (un uomo di mezza età) aveva sì acquistato un liquido a base di cannabis, ma da un negozio legale e non per strada. La professoressa Michelle Francl, docente di Chimica al Bryn Mawr College, ha dichiarato che l'olio derivato dalla vitamina E (che è un composto lipidico, un grasso) ha un punto di ebollizione superiore ai 180 gradi; a quella temperatura potrebbe degradarsi in chissà quali composti, che una volta inalati potrebbero scatenare la grave malattia polmonare.

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