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Siamo vendicativi già da bambini: i più piccoli pagherebbero per vedere soffrire i cattivi

Ricercatori tedeschi e inglesi hanno scoperto che i bambini di sei anni e gli scimpanzé sono vendicativi, apprezzando le punizioni inflitte ai membri della comunità che hanno comportamenti antisociali. Sono anche disposti a investire risorse per vederli soffrire.
A cura di Andrea Centini
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I bambini di sei anni e gli scimpanzé apprezzano le punizioni inflitte a chi ha comportamenti antisociali, quelli che in qualche modo arrecano danno alla comunità. In altri termini, bambini e scimmie non manifestano repulsione alla sofferenza altrui se la punizione è socialmente “meritata”, tutt'altro. Ne sono interessati e spenderebbero persino risorse per assistervi. Lo hanno determinato studiosi del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences (MPI CBS) e del MPI for Evolutionary Anthropology (MPI EVA), in collaborazione coi colleghi dello University College London. Gli scienziati, in pratica, hanno voluto indagare sull'origine evolutiva del comportamento non repulsivo nei confronti delle punizioni considerate giuste.

Com'è noto, la nostra specie e quella degli scimpanzé (Pan troglodytes) sono estremamente sociali, e ci sentiamo a disagio quando osserviamo un nostro simile che soffre, un sentimento che (normalmente) ci spinge a intervenire per prestare supporto e aiuto. Questa situazione cambia proprio quando siamo innanzi a punizioni comminate per comportamenti antisociali, che ci lasciano indifferenti o persino soddisfatti innanzi alla sofferenza provata dal responsabile. Lo hanno dimostrato diversi studi sul tema. Ma in che momento della nostra vita si sviluppa questo “desiderio di vendetta”?

Alla domanda hanno risposto gli studiosi coordinati dai professori Natacha Mendes e Nikolaus Steinbeis, che hanno sottoposto scimmie e bambini dai 4 ai 6 anni ad appositi esperimenti. Per quanto concerne i piccoli, è stato approntato uno spettacolo di marionette, dove erano presenti un personaggio buono che restituiva i giocattoli e uno cattivo che li teneva per sé. Al termine della scena entrambi i personaggi potevano essere picchiati con un bastone da un altro burattino. I bambini potevano pagare una moneta per assistere alla punizione o scambiarla con degli adesivi. Nessuno dei piccoli ha voluto assistere alla punizione del burattino buono, prendendo così gli adesivi, mentre in tanti hanno pagato la moneta per assistere alla vendetta sul personaggio cattivo. Curiosamente questo fenomeno non è stato evidenziato nei bambini di 4 e 5 anni, ma solo in quello di 6, l'età in cui probabilmente maturiamo questa sorta di risentimento per i “cattivi”.

Gli scimpanzé sono stati sottoposti a un esperimento simile elaborato con la partecipazione di due guardie dello zoo di Lipsia, dove una portava cibo nelle gabbie e l'altra lo rubava. Anche in questo caso le scimmie potevano assistere alla punizione dei due uomini. Durante l'esperimento protestavano sonoramente quando la punizione veniva inflitta alla guardia “buona”, mentre erano interessati alla visione quando coinvolgeva quella cattiva. Per assistere alle punizioni le scimmie dovevano spostare una pesante porta ed entrare in un'apposita stanza: lo sforzo fisico è stato fatto molto più spesso per “gustarsi” la vendetta sulla guardia che portava via il cibo. In conclusione, bambini di sei anni e scimpanzé sono desiderosi di osservare le punizioni inflitte ai membri non cooperativi della comunità. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Human Behaviour.

[Credit: Lenkafortelna]

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