167 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Si chiamano ‘speoti’ gli schivi canidi avvistati in Ecuador: le rare immagini

I canidi sono stati avvistati e fotografati da un gruppo di turisti durante un’escursione nella foresta amazzonica ecuadoregna. I cinque esemplari di speoto probabilmente stavano andando a caccia.
A cura di Andrea Centini
167 CONDIVISIONI
Immagine

Un gruppo di cinque bellissimi speoti (Speothos venaticus) è stato avvistato e fotografato nella foresta amazzonica dell'Ecuador, nel cuore del territorio Angun. Si tratta di curiosi quanto schivi canidi selvatici, che presentano alcune caratteristiche anatomiche peculiari come le dita delle zampe parzialmente palmate. Sono conosciuti anche col nome di ‘itticioni' e vivono in remoti habitat dell'America Centrale e dell'America Meridionale. Pur avendo un areale di distribuzione molto vasto, sono animali estremamente rari da osservare in natura. Per questo il gruppo di turisti ospitati nel Napo Wildlife Center Ecolodge, l'unica struttura ricettiva sita nel cuore del Parco Nazionale Yasuni dell'Ecuador, è stato particolarmente fortunato ad averli incontrati.

Gli speoti sono suddivisi in tre sottospecie legate alla posizione geografica; quella che vive nelle foreste ecuadoregne è la Speothos venaticus panamensis. Benché si tratti di un canide, non ha alcun tipo di parentela col lupo evolutosi in Europa e in Asia, ma è molto vicino al meraviglioso crisocione (Chrysocyon brachyurus), un altro canide del Sud America risalente al Pleistocene. Probabilmente gli speoti hanno una correlazione genetica anche col licaone (Lycaon pictus), il cane selvatico africano che recentemente si è scoperto essere un animale democratico, dato che per decidere se andare a caccia o meno avvia ‘votazioni' con gli starnuti.

Immagine

Il gruppo immortalato dai turisti molto probabilmente stava andando a caccia, dato che questi animali sono attivi di giorno. Le loro prede preferite sono grossi roditori come paca e capibara, che arrivano a superare i 60 chilogrammi di peso. Non disprezzano prede ancora più grandi e impegnative come i nandù (enormi uccelli non volatori) e i tapiri. Possono benissimo cacciare da soli, ma preferiscono farlo in gruppo braccando le prede sulla terraferma e in acqua, dove nuotano con agilità alle zampe palmate; le paludi, del resto, sono il loro habitat preferito, come dimostrano gli scatti condivisi sul profilo facebook di Napo Wildlife Center Ecolodge. I branchi sono composti da una dozzina di esemplari al massimo, ma solitamente se ne contano circa la metà. Come nei lupi è solo la femmina alpha a riprodursi.

Credit: Xerini
Credit: Xerini

Gli speoti fotografati in Ecuador sembrano piuttosto giovani e meno robusti del normale, dato che normalmente hanno una silhouette più tozza. Il loro corpo ricorda quello di un bassotto ‘espanso'; arrivano al massimo a poco meno di un metro di lunghezza (piccola coda compresa) con un'altezza al garrese di 20-30 centimetri. Il peso invece non supera i 10 chilogrammi; un dato sorprendente, considerando che riescono ad abbattere animali da centinaia di chilogrammi come i tapiri. Il pelo molto folto è di colore marroncino negli adulti, mentre i piccoli hanno un manto nero.

[Credit: Napo Wildlife Center Ecolodge]

167 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views