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Covid 19

Senza vaccino né mascherina bastano meno di 5 minuti a 3 metri da un positivo per contrarre la Covid

Un nuovo studio ha determinato che il rischio di contagio per chi non è vaccinato e non indossa la mascherina è enorme anche a 3 metri di distanza da un infetto.
A cura di Andrea Centini
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Da non vaccinati e senza mascherina bastano meno di cinque minuti per contrarre la COVID-19 se si conversa con un positivo (anch'egli senza mascherina) che si trova a ben 3 metri di distanza. Il rischio di contagio in simili condizioni è prossimo al 100 percento. Ciò può spiegare come mai sono dilagate le infezioni da coronavirus SARS-CoV-2 nelle città dove si sono tenuti più cortei di novax, dove molto spesso chi protestava non indossava nemmeno il dispositivo di protezione individuale. La distanza a rischio rilevata, inoltre, è sensibilmente maggiore a quella considerata di sicurezza, pertanto le probabilità di contagiarsi sono molto superiori per chi non rispetta il distanziamento sociale e le altre misure anti Covid di base.

A determinare che 3 metri di distanza non sono sufficienti a proteggersi dalla Covid se da non vaccinati (e senza mascherina) si parla con un positivo è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati tedeschi del Pattern Formation and Biocomplexity del Max Planck Institute for Dynamics and Self-Organization di Göttingen, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Institute for Dynamics of Complex Systems, del Laboratory of Atomic and Solid State Physics dell'Università Cornell di Ithaca (Stati Uniti) e della Sibley School of Mechanical and Aerospace Engineering. Gli scienziati, coordinati dal professor Eberhard Bodenschatz, docente presso il Laboratory for Fluid Physics dell'ateneo tedesco, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto una serie di esperimenti per verificare il rischio di infezione in svariate condizioni.

Il professor Bodenschatz e colleghi hanno combinato i dati di molteplici fattori coinvolti nel rischio di contagio: tra essi la fluidodinamica delle particelle respiratorie (aerosol e droplet) espulse dalla bocca; le dimensioni e la distribuzione delle suddette particelle; i flussi d'aria che fuoriescono ai lati da vari modelli di mascherine; il tasso di evaporazione delle particelle; il tasso di assorbimento del coronavirus SARS-CoV-2 nelle vie aeree e persino la reidratazione delle particelle virali parzialmente evaporate, che si reidratano una volta inalate. Per i loro calcoli hanno sfruttato le cariche virali osservate nei pazienti contagiati dalla variante Delta (ex seconda indiana), quella che attualmente sta dominando la quarta ondata di contagi in larga parte del mondo (nonostante la grande preoccupazione per la nuova variante Omicron). In parole semplici, i ricercatori hanno determinato un limite massimo di esposizione per ciascuna condizione, oltre il quale si determina l'infezione.

Dall'analisi delle simulazioni, come indicato, è emerso che a 3 metri di distanza bastano meno di 5 minuti per infettarsi a un non vaccinato senza mascherina che parla con un infetto. “Non avremmo mai pensato che a una distanza di diversi metri ci sarebbe voluto così poco tempo per assumere la dose infettiva dal respiro di un portatore del virus”, ha dichiarato il professor Bodenschatz, che dirige il Max Planck Institute for Dynamics and Self-Organization. “Nel nostro studio abbiamo scoperto che il rischio di infezione senza indossare le mascherine è enormemente elevato dopo pochi minuti, anche a una distanza di tre metri”, ha aggiunto l'esperto. Fortunatamente, le mascherine fanno un grandissimo lavoro nel proteggerci dal contagio, soprattutto le FFP2 quando indossate correttamente.

Credit: Birte Thiede/MPIDS
Credit: Birte Thiede/MPIDS

“Se la persona infetta e quella non infetta indossano mascherine FFP2 ben aderenti, il rischio massimo di infezione dopo 20 minuti è poco più dell'uno per mille, anche a una distanza più breve”, sottolinea l'istituto tedesco in un comunicato stampa. Se le mascherine indossate non sono ben aderenti al viso, gli scienziati indicano che la probabilità di contagiarsi aumenta a circa il 4 percento. A 1,5 metri di distanza, d'altro canto, il rischio di trasmissione arriva al massimo allo 0,4 percento anche dopo un'ora, se tutti e due indossano mascherine FFP2 ben aderenti al viso. Se invece i due interlocutori indossano mascherine chirurgiche ben aderenti, “è probabile che il virus venga trasmesso entro 20 minuti con una probabilità massima del dieci percento”, specifica il Max Planck Institute. In generale, dunque, le mascherine risultano essere decisamente efficaci nel proteggerci dal contagio, tanto che secondo gli autori dello studio "nella vita quotidiana abbattono da 10 a 100 volte il rischio di infezione". Va tenuto presente che le mascherine FFP2 aderenti offrono una protezione ben 75 volte superiore a quella delle chirurgiche. I dettagli della ricerca “An upper bound on one-to-one exposure to infectious human respiratory particles” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica PNAS.

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