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Sembra Bugs Bunny che scappa, ma è il suono che fa un pezzo di ghiaccio lanciato in un buco

Un gruppo di scienziati ha lanciato un blocco di ghiaccio in un buco di 90 metri in Antartide, ottenendo come risultato un suono da cartone animato. Ecco il video e soprattutto l’audio del curioso esperimento.
A cura di Andrea Centini
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Vi siete mai chiesti che rumore farebbe un grosso blocco di ghiaccio lanciato in un profondissimo buco in un ghiacciaio dell'Antartide? No, nemmeno noi, eppure un gruppo di glaciologi in vena di divertirsi ha ben pensato di mettere in atto un curioso esperimento per scoprirlo. Così, al termine di una impegnativa giornata di lavoro presso il ghiacciaio Taylor sito nelle inospitali Valli secche McMurdo, gli scienziati hanno deciso di sfruttare il foro di un analisi di carotaggio – profondo circa 90 metri – per questo scopo. Potete ascoltare il suono qui di seguito.

Il tintinnio del blocco di ghiaccio che impatta contro le pareti del foro è simile a quello dei barattoli di metallo trascinati da una macchina ‘nuziale', mentre il tonfo finale lascia quasi interdetti. Infatti ricorda da vicino un colpo di pistola laser da vecchissimo film di fantascienza, il rumore di un proiettile che rimbalza su una superficie liscia ma soprattutto il caratteristico ‘pew' onomatopeico che sottolinea le fughe dei personaggi dei cartoni animati. Avete presente quando Bugs Bunny e il coyote di Will & Coyote spariscono repentinamente dall'inquadratura in una nuvoletta di fumo? Ecco, il ghiaccio lanciato in un buco di 90 metri fa proprio quel rumore.

Per dimostrare la veridicità del suono, il glaciologo Peter Neff dell'Università di Rochester ha replicato l'esperimento, producendosi in una sonora risata assieme ai colleghi dopo aver ottenuto lo stesso risultato. Il motivo per cui si produce un simile effetto è legato alla struttura del foro, al materiale coinvolto (acqua solida) e alle onde sonore che rimbalzano per 90 lunghissimi metri. Il suono va dalle alte alle basse frequenze ed è il risultato delle onde assorbite dal ghiaccio e quelle ‘sputate' fuori dal foro di piccolo diametro.

L'area dell'Antartide dove è stato effettuato questo simpatico esperimento è conosciuta soprattutto per due ragioni. Dal ghiacciaio Taylor spuntano infatti le cascate di sangue, un misterioso flusso d'acqua salmastra che talvolta si tinge di rosso, regalando uno spettacolo ‘inquietante' agli spettatori. Le Valli secche McMurdo ospitano inoltre il deserto più estremo del pianeta, una immensa e desolata landa gelida che si estende per 1.600 chilometri quadrati.

[Credit: Peter Neff]

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