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Scoperto il più antico frammento di crosta terrestre, ci svelerà la nostra origine?

Ha 4,4 miliardi di anni e si è formato “appena” 160 milioni di anni dopo la nascita del Sistema Solare.
A cura di Nadia Vitali
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Un microscopico frammento, magari dall'apparenza ingannevolmente comune per i profani, che invece ha assistito a più storia su questa Terra di chiunque altro: adesso, con l'aiuto di questo piccolo zircone estratto da uno sperone di roccia proveniente dall'Australia, sarà forse possibile avere un'immagine più chiara di come il nostro Pianeta divenne il luogo ideale per la nascita della vita.

Il più antico testimone della storia terrestre

Si tratta del più antico pezzetto di crosta terrestre mai ritrovato, venuto alla luce nel 2001 nella regione delle Jack Hills, area occidentale australiana, e finalmente datato con certezza dagli ultimi studi condotti su di esso, ricorrendo ad una tecnica che analizza gli isotopi del piombo. Il lavoro del gruppo di ricerca internazionale guidato dal Professor John Valley del dipartimento di geo-scienza della University of Wisconsin presso Madison ha infatti accertato che il cristallo zircone risalirebbe a 4,4 miliardi di anni fa. In pratica, la sua età sarebbe "di poco" successiva alla formazione del Sistema Solare, poiché la seguirebbe di "appena" 160 milioni di anni: cifre da record, per intenderci. Tanta importanza racchiusa in un frammento dalle dimensioni davvero modeste, che superano solo del doppio quelle del diametro di un capello! Ma non è certamente sufficiente ciò a sottrarre importanza ad una scoperta notevole, la cui notizia è stata resa nota da un paper pubblicato da Nature Geoscience.

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All'origine del Sistema Solare

I ricercatori hanno spiegato che il proprio lavoro dimostra come la crosta terrestre si sarebbe formata entro un lasso di tempo relativamente breve dopo la costituzione del Sistema Solare: quel cristallo zircone sarebbe quanto rimasto di quel remoto processo. La Terra, inizialmente una palla infuocata ricoperta da un oceano di magma, si sarebbe raffreddata gradualmente, iniziando così a dare origine alle condizioni che successivamente avrebbero consentito lo sviluppo della vita: un Pianeta primordiale che, dopo il raffreddamento della crosta, ha esperito temperature talmente basse da consentire la formazione di acqua allo stato liquido, oceani e idrosfera. Secondo Valley, dunque, tale idrosfera sarebbe stata già presente circa 4,3 miliardi di anni fa: e la vita sarebbe comparsa relativamente poco tempo dopo.

La Terra è il frutto dell'"assemblaggio" di materiale estremamente eterogeneo proveniente dal Sistema Solare: il nostro Pianeta ha infatti anche subito un intenso bombardamento meteorico, all'incirca 4,5 miliardi di anni fa, nonché la collisione con un oggetto celeste dalle dimensioni simili al Pianeta Marte dal quale si sarebbe originata la Luna. L'ipotesi degli studiosi è che il suo consolidamento sarebbe avvenuto quasi contestualmente alla sua formazione e tale conclusione sarebbe suffragata proprio dalla datazione del frammento. Il lavoro potrebbe, dunque, senza dubbio «aiutare a comprendere il processo di formazione di altri Pianeti abitabili».

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