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Scoperto il corpo celeste più lontano del Sistema solare: è il pianeta nano rosa “Farout”

Ricercatori di tre istituti hanno individuato il corpo celeste più lontano del Sistema solare, un pianeta nano chiamato Farout che dista circa 18 miliardi di chilometri, 3,5 volte la distanza di Plutone. L’oggetto ha un diametro stimato di 500 chilometri ed è tinto di rosa, un dettaglio che suggerisce la presenza di ghiaccio.
A cura di Andrea Centini
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A circa 18 miliardi di chilometri dalla Terra è stato scoperto l'oggetto più lontano del Sistema solare, un pianeta nano con un diametro di 500 chilometri che gli scienziati hanno soprannominato “Farout”. Il lontanissimo corpo celeste è il primo individuato a oltre 100 unità astronomiche (au) dal nostro pianeta; una unità astronomica è pari a circa 150 milioni di chilometri, cioè la distanza che separa la Terra dal Sole, e fino ad oggi il record di lontananza apparteneva a Eris, un altro pianeta nano (il secondo per dimensioni dopo Plutone) che si trova a 96 au.

Credit: Roberto Molar Candanosa / Carnegie Institution for Science
Credit: Roberto Molar Candanosa / Carnegie Institution for Science

A scoprire Farout, il cui nome scientifico è 2018 VG18, i tre scienziati Scott S. Sheppard, David Tholen e Chad Trujillo, rispettivamente della Carnegie Institution for Science, dell'Università delle Hawaii e dell'Università dell'Arizona Settentrionale. L'annuncio della scoperta del pianeta nano è stato fatto dal Minor Planet Center dell'Unione Astronomica Internazionale il 17 dicembre, tuttavia il primo avvistamento risale al 10 novembre di quest'anno, quando Sheppard lo ha intercettato osservando i dati raccolti dal telescopio Subaru giapponese (8 metri di diametro) piazzato all'Osservatorio Mauna Kea delle Hawaii.

Credit: Roberto Molar Candanosa / Scott S. Sheppard / Carnegie Institution for Science
Credit: Roberto Molar Candanosa / Scott S. Sheppard / Carnegie Institution for Science

Gli scienziati non stavano cercando un pianeta nano, ma un vero e proprio pianeta, il presunto “Pianeta X” (conosciuto anche come pianeta 9) per il quale è ufficialmente partita la caccia da diverso tempo. Nel 2017 la NASA ha addirittura aperto un sito sul portale Zooniverse – chiamato Backyard Worlds: Planet 9 – dove tutti possono provare a individuarlo analizzando immagini ad hoc. Dopo averne rilevato la presenza sono stati fatti controlli incrociati con un altro potente telescopio, il Magellano all'Osservatorio di Las Campanas in Cile, grazie al quale sono stati ottenuti alcuni dati interessanti su Farout.

Oltre al diametro di circa 500 chilometri è stato osservato che il pianeta nano ha un colore tendente al rosa, un dettaglio che suggerisce la presenza di ghiaccio. La sua orbita non è ancora ben nota e non si sa se è influenzata dal presunto pianeta 9 (come accade per altri oggetti transnettuniani), ma sappiamo che impiega ben mille anni per compiere un'orbita completa attorno al Sole. Non si è esclude che possa anche trattarsi di un gruppo di oggetti più piccoli tenuti assieme dallo stesso campo gravitazionale. Col passare del tempo otterremo sempre più dati per classificare con precisione Farout. L'oggetto si trova più o meno alla stessa distanza della sonda Voyager 2 (che si è appena ‘tuffata' nello spazio interstellare) e a 3,5 volte quella del discusso Plutone, un tempo nono pianeta del sistema solare ma ‘retrocesso' nel 2006 a pianeta nano.

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