Scoperto enorme dinosauro dai denti di squalo: era in cima alla catena alimentare prima del T.rex
Nell'immaginario collettivo il più grande, possente e “cattivo” dinosauro predatore del Mesozoico è stato il Tyrannosaurus rex, che pur essendo superato in dimensioni da altre specie (come lo spinosauro) è sempre stato considerato il vero dominatore tra i lucertoloni. Fino all'estinzione di massa (delle specie non aviane) verificatasi 66 milioni di anni fa al termine del Cretaceo, a causa dell'asteroide chicxulub. Uno dei T.rex più grandi e completi mai rinvenuti dai paleontologi, il fossile di nome Sue, era lungo 12,3 metri, alto 4,5 metri e pesante – si stima – poco meno di 7 tonnellate. Un vero e proprio colosso di muscoli e denti, in grado di terrorizzare e abbattere qualunque preda. Ma i tirannosauri (erano una famiglia di diverse specie più o meno grandi) non sono sempre stati all'apice della catena alimentare; prima di essi dominavano infatti i carcarodontosauri, ovvero le “lucertole dai denti di squalo”, predatori caratterizzati da una dentatura seghettata che ricorda quella dei grandi pesci cartilaginei.
Ora, grazie agli scavi condotti nel deserto sabbioso di Kyzylkum, in Uzbekistan, i paleontologi hanno scoperto una parte della mascella superiore di una specie precedentemente sconosciuta di carcarodontosauro, una delle più grandi mai rinvenute. Chiamato Ulughbegsaurus uzbekistanensis in omaggio a Ulugh Beg, sultano e scienziato esperto di astronomia e matematica vissuto nel XV secolo, questo possente dinosauro era lungo 7,5 – 8 metri e pesante oltre una tonnellata; non era certo un peso massimo come il tirannosauro Sue, ma era di gran lunga il predatore apicale dell'ecosistema preistorico di Bissekty, uno dei meglio studiati tra Europa e Asia grazie alla ricchezza di fossili rinvenuti. Prima del ritrovamento del carcarodontosauro, si riteneva che in cima alla catena alimentare ci fosse un piccolo tirannosauro chiamato Timurlengia, che era lungo 4 metri e pesava appena 170 chilogrammi. Ulughbegsaurus uzbekistanensis era dunque sensibilmente più grande e potente, rappresentando la principale minaccia per i ceratopsidi (i dinosauri con le “corna”), i sauropodi (quelli con il “collo lungo”) e gli adrosauri (quelli col “becco d'anatra”) che vivevano nel ricco ecosistema di circa 90 milioni di anni fa.
A fare questa straordinaria scoperta i paleontologi del Dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente dell'Università di Tsukuba, Giappone, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Calgary (Canada) e del Museo geologico statale del Comitato statale della Repubblica di Uzbekistan sulla geologia e le risorse minerarie. I pezzo di mascella fu rinvenuto negli anni '80 del secolo scorso, tuttavia è stato riscoperto e studiato per la prima volta dal professor Kohei Tanaka e colleghi soltanto a partire dal 2019. Secondo gli esperti la scoperta di questo grande dinosauro predatore rappresenta la fotografia dell'ultimo periodo in cui hanno dominato i carcarodontosauri, prima del sorpasso dei tirannosauri. Solo dove questi predatori sono scomparsi i tirannosauri hanno iniziato a crescere in dimensioni, fino a detronizzarli e diventare i dominatori del Tardo Cretaceo. L'intervallo tra 90 e 80 milioni di anni fa è inoltre considerato uno dei più enigmatici del Mesozoico, durante il quale si è verificata questa transizione tra predatori apicali. Gli esperti sperano di trovare altri di fossili in grado di raccontare meglio e più a fondo la storia evolutiva di questi meravigliosi animali preistorici, in grado di solleticare la fantasia come pochi altri. I dettagli della ricerca “A new carcharodontosaurian theropod dinosaur occupies apex predator niche in the early Late Cretaceous of Uzbekistan” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Royal Society Open Science.