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Scoperta una nuova area del cervello, il Nucleo Endorestriforme: forse lo abbiamo solo noi

Un team di neuroscienziati australiani ha scoperto una nuova regione del cervello, che hanno chiamato “Nucleo Endorestriforme” a causa della sua posizione. Secondo la squadra guidata dal professor George Paxinos potrebbe essere legata al controllo motorio, ma saranno necessari ulteriori studi. Porbabilmente è un’area esclusiva della nostra specie, non presente in altri primati.
A cura di Andrea Centini
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Nucleo Endorestriforme. credit: Neura
Nucleo Endorestriforme. credit: Neura

Nel cervello umano è stata scoperta un'area precedentemente sconosciuta, che i neuroscienziati hanno deciso di chiamare “Endorestiform Nucleus” (Nucleo Endorestriforme). A individuarla un team di studiosi del Neuroscience Research Australia (NeuRA), struttura di ricerca medica indipendente sita a Sydney. I ricercatori, guidati dal neuroscienziato di fama internazionale George Paxinos, conosciuto in tutto il mondo per i suoi eccezionali atlanti sul cervello umano, l'hanno scoperta alla base del peduncolo cerebellare inferiore o corpo restriforme (da qui il nome della nuova regione anatomica). Si tratta di un'area strettamente connessa al midollo spinale ed è deputata al controllo dei movimenti, della postura e dell'equilibrio sulla base delle informazioni sensoriali. Paxinos e colleghi suggeriscono che probabilmente anche il Nucleo Endorestriforme possa essere associato al controllo motorio.

Ma com'è stato possibile scoprire una nuova struttura anatomica nel 2018? La ragione risiede nella sofisticata tecnica adottata dai neuroscienziati australiani, che hanno sfruttato i colori per far esaltare i dettagli del cervello sulla base delle funzioni neurali, e non sull'aspetto delle cellule come si usa normalmente. In parole semplici, utilizzando una colorazione legata a un enzima – chiamato acetilcolinesterasi – sono riusciti a mettere in evidenza questa piccola regione del cervello, ben distinta sotto al profilo dell'attività neuronale rispetto a quelle circostanti. “Posso solo indovinare la sua funzione, ma vista la parte del cervello in cui è stata trovata, potrebbe essere coinvolta nel controllo motorio”, ha dichiarato il professor Paxinos.

Uno degli aspetti più intriganti del Nucleo Endorestriforme risiede nel fatto che potrebbe essere esclusiva del cervello umano: “Sembra essere assente nel macaco rhesus e in altri animali che abbiamo studiato”, ha affermato Paxinos, aggiungendo che “ci devono essere alcune cose che sono uniche nel cervello umano oltre alle sue dimensioni maggiori, e il Nucleo Endorestiforme potrebbe essere una di queste”. Il nostro cervello pesa circa il doppio di quello di uno scimpanzé (1,3 chilogrammi contro 600 grammi), ed è proprio su questi primati che si concentreranno le future ricerche, per capire se si tratta davvero di una regione esclusiva dell'Homo sapiens.

Anche se è appena stata scoperto, gli scienziati stimavano l'esistenza del Nucleo Endorestriforme da circa tre decenni; il motivo è legato alla terminazione delle fibre nervose del midollo spinale nei pressi della nuova regione, tuttavia solo con le moderne tecniche di colorazione è stato possibile metterla in evidenza. La scoperta della nuova area cerebrale veicolerà studi scientifici ad hoc su pazienti vivi per monitorarne l'attività elettrica, e non si esclude che possa portare a scoperte interessanti nel contrastare patologie alla stregua morbo di Parkinson. Curiosamente il Nucleo Endorestriforme, i cui dettagli sono stati inclusi nel nuovo atlante del professor Paxinos, non è l'unica struttura anatomica scoperta di recente dagli scienziati; un team di ricerca dell'ospedale irlandese di Limerickm, ad esempio, ha individuato il mesentere nel peritoneo, mentre ricercatori americani della NYU Langone Health hanno scoperto l'interstizio.

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