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Scoperta la stella più veloce della Via Lattea: viaggia a 86 milioni di chilometri orari

Grazie a due sensibili spettrografi installati sul Very Large Telescope dell’ESO, un team di ricerca internazionale guidato da scienziati tedeschi ha identificato la stella più veloce della Via Lattea: si chiama S4714 e viaggia alla mostruosa velocità di 24mila chilometri al secondo, pari a 86 milioni di chilometri orari. La “spinta” straordinaria la ottiene dalla forza di attrazione gravitazionale del buco nero sito al centro della galassia, Sagittarius *A.
A cura di Andrea Centini
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Identificata la stella più rapida della nostra galassia (la Via Lattea), che viaggia alla sorprendente velocità di ben 24mila chilometri al secondo, circa 86 milioni di chilometri orari. Per fare un paragone, il Sole sfreccia a 220 chilometri al secondo, mentre la Terra a 30 chilometri al secondo, ovvero 108mila chilometri orari. Il "proiettile" della Via Lattea è una stella estrema chiamata S4714, che per raggiungere una simile velocità – pari all'8 percento di quella della luce – viene spinta da un “motore” altrettanto estremo: la mostruosa attrazione gravitazionale di Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio (circa 4 milioni di masse solari) sito al centro galattico.

A scoprire S4714 e altri astri affini è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Università di Colonia, Germania, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Max-Planck Institute per la Radioastronomia di Bonn e del Center for Theoretical Physics di Varsavia (Polonia). Gli scienziati, coordinati dal professor Florian Peißker, docente presso il Dipartimento di Fisica dell'ateneo tedesco, hanno identificato le stelle estreme analizzandone gli spettri (nel vicino infrarosso) grazie agli spettrografi Sinfoni e Naco installati sul Very Large Telescope (VLT) dell'Osservatorio Europeo Australe (ESO).

La "mappa" delle stelle super veloci. Credit: Florian Peißker
La "mappa" delle stelle super veloci. Credit: Florian Peißker

In precedenza Peißker e colleghi avevano individuato nell'area di Sagittarius A* una stella (chiamata S2) ritenuta fino a poco tempo fa la più veloce della Via Lattea, oltre che la più vicina al buco nero; completava un'orbita in soli 16 anni al 3 percento della velocità della luce, raggiungendo una distanza di 18 miliardi di chilometri dal “cuore di tenebra”. Successive osservazioni hanno portato a individuare altre stelle super veloci, fino a quelle più recenti che hanno frantumato ogni record. La prima a "distruggere" S2 è stata S62, che in un'orbita di 9,9 anni raggiungeva la velocità straordinaria di 20mila chilometri orari "sfiorando" il buco nero ad appena 2,4 miliardi di chilometri. Quelle scoperte successivamente risultano addirittura più estreme. Come specificato, S4714 è la più rapida di tutte: compie un'intera orbita (ellittica) in 12 anni e quando si trova nel punto più vicino al buco nero – soltanto 1,9 miliardi di chilometri – raggiunge la straordinaria velocità di 24mila chilometri al secondo. S4711, che è una stella blu di tipo B con un'età stimata di 150 milioni di anni, impiega solo 7,6 anni per completare un'orbita, e si avvicina al buco nero fino a 21,5 miliardi di chilometri.

L'aspetto più interessante di questi astri è che potrebbe trattarsi delle prime squeezar mai identificate, oggetti celesti teorizzati nel 2003. In parole semplici, si tratta di stelle “strizzate” e riscaldate dalla devastante forza di marea di un buco nero supermassiccio, attorno al quale orbitano a velocità pazzesche. Gli autori della scoperta sono sicuri che scopriranno altre stelle super veloci attorno a Sagittarius A*, forse anche più estreme di quelle appena identificate, grazie a strumenti sempre più sofisticati come l'Extremely Large Telescope (ELT) attualmente in costruzione. I dettagli della ricerca “S62 and S4711: Indications of a Population of Faint Fast-moving Stars inside the S2 Orbit—S4711 on a 7.6 yr Orbit around Sgr A*” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata The Astrophysical Journal.

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