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Scoperta la più antica tavola periodica del mondo: risale alla fine del XIX secolo

Il chimico Alan Aitken dell’Università St. Andrews ha scoperto un’antichissima tavola periodica degli elementi mentre era impegnato a sistemare il vecchio laboratorio dell’ateneo scozzese. Esaminato da un esperto americano, il documento è stato datato tra il 1875 e il 1886. Si tratta della più antica ad oggi conosciuta, ed è stata stampata appena 20 anni dopo la prima elaborazione di Mendeleev.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Università St. Andrews
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La più antica tavola periodica degli elementi, risalente a un periodo compreso tra il 1879 e il 1886, è stata scoperta all'interno del Dipartimento di Chimica dell'Università St. Andrews, in Scozia. Il preziosissimo documento scientifico, rinvenuto in un pessimo stato di conservazione, è stato sottoposto a lungo, costoso ed elaborato processo di restauro; ora è finalmente esposto all'interno dell'ateneo scozzese, protetto da una teca climatizzata per preservarlo.

La scoperta. A individuare la storica tavola periodica degli elementi è stato il chimico Alan Aitken, mentre era impegnato a ripulire il vecchio laboratorio dell'università. Tra scatole di prodotti chimici, accessori vari e strumenti è spuntato fuori un intero archivio didattico d'epoca, con diverse carte arrotolate. Mentre le esaminava la sua attenzione è caduta su una tavola periodica che riportava diverse annotazioni in lingua tedesca. Resosi conto dell'importanza del reperto si è attivato per confermarne datazione e autenticità.

Un reperto di valore. Il documento è stato fatto esaminare al professor Eric Scerri, un esperto di storia della tavola periodica che insegna nella prestigiosa Università della California di Los Angeles. Secondo Scerri esso risale a un periodo compreso tra il 1879 e il 1886 per una precisa ragione. Elementi come il Gallio e lo Scandio, scoperti rispettivamente nel 1875 e nel 1879, sono infatti riportati nella tavola periodica, mentre non lo è il Germanio, che fu individuato dagli studiosi nel 1886. Altre prove sono legate alle annotazioni sul documento, come quello della tipografia scientifica “Verlag v. Lenoir & Forster, Wien”, che ha operato a Vienna tra il 1875 e il 1888. Se si considera che la prima tavola periodica degli elementi elaborata dal chimico russo Dmitrij Ivanovič Mendeleev è datata 1869 si può avere un'idea dell'importanza del documento, simile alla seconda edizione della tavola originale.

Credit: Università St. Andrews
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Restauro approfondito. Per riportarla al suo antico splendore, la tavola periodica – scoperta nel 2014 – è stata sottoposta a numerosi trattamenti: pulizia per rimuovere la sporcizia; lavaggio con acqua deionizzata a pH neutro; separazione dei vari strati di cui è composta; riparazione con carta kozo giapponese; lavaggio con idrossido di calcio per togliere acidità e scolorimento; bagni di magnesio e altro ancora. Il restauro, finanziato dal National Manuscripts Conservation Trust (NMCT), ha permesso il totale restauro e il salvataggio del prezioso documento. Oltre all'originale protetto nella teca, ne è stata esposta una copia a grandi dimensioni nel Dipartimento di Chimica dell'ateneo.

Cos'è la tavola periodica. La tavola periodica degli elementi è uno schema elaborato dallo scienziato russo Mendeleev per ordinare i vali elementi chimici in base al loro numero atomico (Z), ovvero quello dei protoni presenti nel nucleo dell'atomo. È stata costantemente aggiornata nel corso del tempo; l'ultima revisione risale ufficialmente al 2016, quando sono stati inclusi gli elementi 113, 115, 117 e 118.

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