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Scoperta choc: ecco i pipistrelli che si nutrono di sangue umano e perché

I ricercatori brasiliani hanno trovato tracce di sangue umano nelle feci di un pipistrello vampiro ematofago, che si pensava si nutrisse solo di sangue di uccelli.
A cura di Andrea Centini
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vampiro senza coda

Un team di ricerca brasiliano della Federal University of Pernambuco di Recife ha scoperto che nel menù del cosiddetto vampiro senza coda (Diphylla ecaudata), un piccolo pipistrello ematofago dell'America centromeridionale, vi è anche il sangue umano. Gli studiosi, coordinati dal professor Enrico Bernard, hanno trovato le tracce umane nelle feci di tre dei quindici campioni esaminati; si tratta di una scoperta del tutto inaspettata poiché sino ad oggi, si riteneva che questa specie si nutrisse solo del sangue degli uccelli e molto raramente di quello dei mammiferi. I campioni dei pipistrelli sono stati raccolti nel Parco Nazionale Catimbau, un'area protetta di 62 mila ettari sita nello stato di Pernambuco, nel nord est del paese carioca.

In alcuni esperimenti passati i ricercatori avevano scoperto che questa specie, dal peso di una trentina di grammi, aveva preferito digiunare o addirittura morire di fame con la disponibilità del solo sangue di maiale e capra; ciò rende ancora più incredibili gli attacchi verso l'uomo. Poiché le prede naturali come penelopi e tinamidi (due gruppi di uccelli) stanno iniziando a scarseggiare nel parco, gli studiosi ritengono che questi animali si stiano adattando alle nuove presenze, ovvero famiglie umane e soprattutto animali domestici come polli. Il sangue di pollo era infatti quello maggiormente presente nelle feci dei pipistrelli.

Al mondo esistono tre specie di pipistrelli ematofagi che si nutrono esclusivamente di sangue; il suddetto vampiro senza coda, il vampiro vero di Azara (Desmodus rotundus) e il vampiro dell'Amazzonia (Diaemus youngi). La specie ritenuta più pericolosa per l'uomo è il vampiro vero di Azara, poiché il suo morso, provocato con gli incisivi e non con i canini come vorrebbe il folklore, è veicolo di malattie potenzialmente fatali come la rabbia. Questi animali attaccano solitamente il bestiame di notte, ma se trovano qualcuno appisolato su un'amaca o uno spazio per entrare dentro casa, non disprezzano il sangue umano. I morsi rilasciano una proteina chiamata draculina che blocca la coagulazione del sangue, così da poterlo leccare indisturbati dalle ferite provocate dai denti affilatissimi. I dettagli dello studio brasiliano sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Acta Chiropterologica.

[Foto di Gerry Carter]

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