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Scimpanzé rinchiusi da decenni fuggono dal recinto dello zoo: uccisi a fucilate tra i visitatori

Mike e Karibuna, due scimpanzé dello zoo di Amersfoort, nei Paesi Bassi, sono stati uccisi a fucilate dopo essere fuggiti dal recinto. Secondo lo staff del giardino zoologico hanno mostrato un comportamento “impressionante” e non c’era tempo per i dardi tranquillanti. La morte delle due scimmie mette in evidenza ancora una volta quanto è ingiusto e crudele condannare a una vita di prigionia gli animali.
A cura di Andrea Centini
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Due scimpanzé di uno zoo dei Paesi Bassi sono stati uccisi a colpi di fucile dopo essere fuggiti dal recinto dove erano rinchiusi da moltissimi anni. I due esemplari, Mike e Karibuna, hanno sfruttato la disattenzione di un inserviente che ha lasciato una porta aperta, permettendo loro di aprirla e darsi alla fuga tra i visitatori. Lo staff del giardino zoologico di Amersfoort, sito nella provincia di Utrecht, spaventato dal comportamento dei due primati – definito “impressionante” – ha così deciso di sopprimerli, prima che potessero aggredire qualcuno o fuggire rapidamente attraverso gli alberi dal parco, immerso in un'area boscosa. Questa la versione ufficiale dietro la morte ingiusta di due animali innocenti, costretti a vivere un'intera esistenza dietro le sbarre per il pubblico ludibrio.

Secondo la ricostruzione dello zoo diffusa sui social network, alle 10:30 di martedì 3 novembre uno dei custodi si è accorto che c'erano scimpanzé fuori dal recinto. Si sospetta che fossero diversi esemplari, ma tutti sono rientrati rapidamente, eccetto Mike e Karibuna, che hanno provato ad assaporare un po' di libertà aggirandosi nell'area visitatori. Sono immediatamente scattati i protocolli per mettere in sicurezza le persone in caso di fuga di animali. I visitatori sono stati accompagnati al sicuro, in particolar modo all'interno di un ristorante, dove sono rimasti per circa 45 minuti, stando ai testimoni (che hanno udito gli spari). Alcuni hanno assistito alla tragica esecuzione.

In molti si sono chiesti perché non sono stati utilizzati fucili con dardi tranquillanti, ma lo staff dello zoo ha spiegato che non c'era tempo, che sarebbero stati necessari "10-15 minuti" per ottenere gli effetti sperati. “Potevano emergere situazioni molto gravi. I due scimpanzé hanno mostrato un comportamento impressionante. Uno scimpanzé in condizioni aggressive può portare a situazioni molto pericolose dove la sicurezza dei nostri visitatori e dei nostri dipendenti è seriamente compromessa. Quindi purtroppo non c'era altra scelta”, ha scritto su Facebook e Twitter lo zoo dei Paesi bassi, esprimendo profondo rammarico per la perdita delle due vite. Karibuna era il maschio alfa del suo gruppo, mentre Mike era lo scimpanzé più anziano, quello da più tempo rinchiuso nello zoo; aveva più di 50 anni e aveva trascorso quasi tutta la sua vita dietro le sbarre. La morte dei due esemplari avrà anche un effetto sui delicati equilibri del branco.

“Ci rendiamo conto che questo evento ha un impatto importante, non solo sul nostro gruppo di scimpanzé, ma anche sui nostri dipendenti e sui visitatori che lo hanno vissuto da vicino. Offriamo assistenza alle vittime. Abbiamo contattato i visitatori presenti al parco al momento dell'evento. Ciò che è successo ha anche un enorme impatto sui dipendenti e soprattutto sui custodi degli animali. Ci rammarichiamo profondamente per questa situazione”, ha scritto lo zoo in un post su Facebook, provando a scusarsi per il tragico "incidente".

Episodi come quello accaduto nei Paesi Bassi mettono in evidenza quanto è ingiusto e crudele condannare gli animali a trascorrere una vita in gabbia, privati del bene più prezioso: la libertà. Mike e Karibuna hanno potuto goderne solo per qualche minuto in decenni, dopo aver trascorso la propria esistenza a girare in tondo per il nostro piacere e divertimento, prima di essere di abbattuti da un cecchino con spietata precisione. Non c'è nulla da stupirsi se hanno manifestato comportamento “impressionante”, dopo quello che hanno sopportato così a lungo. Gli animali selvatici seguono il proprio istinto, e nessuna persona avrebbe corso pericoli se gli scimpanzé si fossero trovati nel proprio habitat naturale, invece di essere rinchiusi a migliaia di chilometri dalle foreste tropicali africane.

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