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Samantha Cristoforetti torna nello spazio: “Sono felice e onorata”. Presentata la nuova missione

Dopo la missione “Futura” svoltasi tra il 2014 e il 2015, l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti tornerà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. La sua seconda esperienza nello spazio inizierà nel 2022, ma ancora non conosciamo la data del lancio né con quale veicolo partirà dalla Terra (sicuramente uno commerciale americano, la navetta CrewDragon di SpaceX o la Starliner della Boeing). I dettagli della sua nuova missione annunciati in conferenza stampa.
A cura di Andrea Centini
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L'astronauta italiana Samantha Cristoforetti tornerà nello spazio nel 2022, ma ancora non è stata decisa la data del lancio che la riporterà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (verosimilmente sarà in primavera). Alcuni dettagli sulla sua nuova missione sono stati rilasciati durante una conferenza stampa online organizzata dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Oltre alla Cristoforetti, hanno partecipato all'evento anche il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Giorgio Saccoccia; il neo Direttore Generale dell'ESA Josef Aschbacher (entrato in carica da lunedì primo marzo); e David Parker, Direttore dell’Esplorazione Umana e Robotica ESA.

Per la Cristoforetti, dichiaratasi "molto felice, emozionata e onorata", si tratterà della seconda esperienza a bordo del laboratorio orbitante, dopo la missione “Futura” (ISS Expedition 42/43) tenutasi tra il 2014 e il 2015, durante la quale trascorse quasi 200 giorni esatti “fra le stelle”, più precisamente 199 giorni, 16 ore e 42 minuti. A bordo della Stazione Spaziale Internazionale l'astronauta – nel corpo dell'ESA dal 2009 – condusse più di duecento esperimenti in campo biomedico e tecnologico per conto dell'ASI e Agenzia Spaziale Europea. Nella sua nuova missione, per la quale si sta preparando presso il Centro Astronauti Europeo dell'Esa (EAC) di Colonia già da diverso tempo, sarà coinvolta in nuove e significative ricerche su fisiologia, biologia, scienza dei materiali, farmaceutica e molto altro ancora. "È stato pianificato un programma di ricerca scientifica molto importante, continuerò una serie di esperimenti che porterò avanti per l'Agenzia spaziale italiana", ha dichiarato l'astronauta. Al momento, tuttavia, non è stato comunicato il piano degli esperimenti, inoltre è ancora in corso la selezione di quelli sperimentali considerati più significativi. La Cristoforetti ha tuttavia fatto cenno ad alcuni nuovi progetti già approvati dall'Agenzia Spaziale Europea. Il primo prevede l'installazione nel laboratorio Columbus della ISS una stampante 3D in grado di stampare metalli (e non i tradizionali polimeri plastici). Si tratta di una ricerca particolarmente preziosa, che in futuro renderà gli astronauti più autonomi durante i viaggi verso la Luna e oltre. Verrà anche effettuato anche un primo esperimento sulla piattaforma esterna “Bartolomeo”, dedicato alla misurazione della densità elettroni nell'alta atmosfera, per capire come influenzano le comunicazioni e i satelliti di navigazione. Saranno condotte anche ricerche sull'alga spirulina per la creazione di sistemi vitali (life support) a circuito chiuso; quest'organismo vegetale, infatti, oltre a produrre ossigeno può generare biomassa consumabile dagli astronauti.

Una delle novità più interessanti della missione risiede nel veicolo che riporterà la Cristoforetti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Non verrà infatti utilizzata la navetta “Soyuz” russa, che per molti anni è stato l'unico “taxi spaziale” – dopo la dismissione del programma Space Shuttle – ad accompagnare gli astronauti sulla ISS. Verrà sfruttato un veicolo commerciale americano, la CrewDragon di SpaceX o la CST-100 Starliner della Boeing. Non è ancora stato deciso. Al momento non è ancora noto nemmeno il nome della nuova missione, ma è stato annunciato che la selezione è ancora in corso e che "a breve" dovrebbe essere comunicato assieme al logo che la caratterizzerà. L'astronauta si è detta emozionata, grata e pronta alla nuova esperienza, questa volta da madre. Ha dichiarato che quasi tutti gli astronauti hanno famiglia, e che sono tutti professionisti in grado di gestire le separazioni dovute alle missioni spaziali, proprio grazie al supporto dei famigliari e dei colleghi. La sua nuova missione dovrebbe durare 6 mesi (in linea con le altre) ma ancora non è stata indicata la durata precisa.

L'astronauta si è espressa positivamente verso i “turisti spaziali” (che lei preferisce chiamare astronauti privati), poiché si tratta di un progetto che permette di ampliare la popolazione che ha accesso allo spazio. In quest'ottica promuove con entusiasmo anche il nuovo programma “Parastronauts” annunciato dall'ESA, il progetto di fattibilità per astronauti con disabilità. A tutti, del resto, un giorno dovrà essere garantita la possibilità di accesso alle basi lunari o a una qualunque struttura spaziale, senza preclusioni. Pur dichiarandosi molto emozionata per la nuova missione, la Cristoforetti ha affermato che nella sua carriera il momento più coinvolgente è stato quello in cui le è stato comunicato di aver superato la selezione come astronauta, definito come un "momento di cesura con emozioni irripetibili", in cui realizzi che andare nello spazio diventa una "possibilità concreta".

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