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Questi animali sono la causa dell’inizio della fine: così hanno dato inizio al riscaldamento globale

Piccoli vermi, abitanti dei fondali marini, potrebbero essere la causa di catastrofiche estinzioni di massa avvenute più di 400 milioni di anni fa. Uno studio, portato avanti da numerose università, ha finalmente dato la spiegazione alla improvvisa scomparsa di numerose specie che popolavano il nostro pianeta agli albori della vita.
A cura di Lorenzo Fargnoli
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Piccoli vermi, scavatori dei fondali marini, potrebbero essere la causa di catastrofici cambiamenti climatici avvenuti più di 400 milioni di anni fa. Quando pensiamo alle estinzioni di massa, soprattutto nei periodi come il Cambriano e il Paleozoico, agli albori della vita sulla terra, la nostra fantasia è portata a immaginare enormi meteoriti o a chissà quale evento geologico terrificante. Secondo uno studio congiunto delle università di Exeter, Leeds Anversa e dalla Vrije Universiteit Brussel, dei piccoli vermi escavatori, come quelli che abitano i nostri giardini, potrebbero aver cambiato i livelli di ossigeno nell'atmosfera terreste, generando, con un effetto a catena, l'estinzione di diverse specie, esattamente come oggi sta facendo l'uomo con l'immissione industriale di anidride carbonica.

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Agli albori della vita piccole alghe e piante generarono l'ossigeno che oggi noi tutti respiriamo, dando il via all'esplosione della vita nel nostro pianeta. Fra le tante creature evolutesi, piccole specie di vermi iniziarono a popolare gli sterminati fondali marini. A un certo punto del periodo Cambriano, più di 500 milioni di anni fa, queste creature cambiarono atteggiamento. Invece di strisciare sullo strato superficiale della crosta, decisero di scavarla e rifugiarsi al suo interno. Le scelte, che portarono a questo cambiamento, furono di semplice adattamento evolutivo, come un maggior riparo e una maggiore fonte di cibo.

Estinzioni di massa. L'innocua vita di questi piccoli vermi, di cui non abbiamo nessuna traccia se non i resti dei loro cunicoli, ha cambiato lo stato del fondale marino, da incontaminato da milioni di anni a bioturbinato (scavato e rimescolato da creature viventi) accelerando bruscamente i processi organici, come la bio irrigazione, permettendo alle acque di accedere agli strati sottostanti del suolo, e la bio miscelazione, portando verso l'alto particelle minerali. Questo evento ha portato di conseguenza a una massiccia immissione di anidride carbonica dal sottosuolo al mare e successivamente all'atmosfera terrestre. "L'evoluzione di questi piccoli animali ha effettivamente diminuito l'ossigeno nell'oceano e nell'atmosfera, ma ha anche aumentato i livelli di anidride carbonica atmosferica a tal punto da causare un evento di riscaldamento globale. Sapevamo che il riscaldamento si fosse verificato in questo punto della storia della Terra, ma fin ad ora non sapevamo che la colpa fosse degli animali" ha affermato lo scienziato ambientale Benjamin Mills dell'Università di Leeds.

Conclusioni. I ricercatori, attraverso questo studio, hanno potuto così chiarire le numerose estinzioni avvenute nei 100 milioni di anni successivi alla comparsa di questi vermi escavatori, causate dalla anossia dei mari e dal riscaldamento globale. Secondo i ricercatori  "C'è un interessante parallelo tra i primi animali che cambiarono il loro mondo in modo tale che diventasse inospitale per loro, e ciò che noi animali umani stiamo facendo al pianeta ora. Stiamo creando una terra più calda con l'anossia oceanica in espansione (carenza di ossigeno) che è dannosa per noi e molte altre creature con le quali condividiamo il pianeta."

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