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Queste formiche ‘esplosive’ si suicidano per uccidere i nemici con viscere tossiche

Ricercatori austriaci hanno scoperto una nuova specie di formica ‘esplosiva’ nella foresta pluviale del Borneo. Questi insetti attaccano gli aggressori del nido agganciandosi al loro corpo e lasciando fuoriuscire dall’addome spremuto una sostanza gialla e tossica.
A cura di Andrea Centini
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In una foresta pluviale del Borneo (sud-est asiatico) è stata scoperta una nuova specie di ‘formica esplosiva', così determinata che si uccide pur di non lasciar avvicinare i predatori al nido. L'insetto imenottero è stato classificato dagli entomologi del Museo di Storia Naturale di Vienna (Austria), che hanno condotto una lunga spedizione nell'affascinante isola asiatica, la terza più grande al mondo e vero e proprio paradiso della biodiversità.

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La piccola formica di colore rosso – scientificamente chiamata Colobopsis explodens – non esplode in senso letterale, ma si ‘spreme' fino a produrre una rottura dell'addome pieno di ghiandole velenifere, da dove fuoriesce una sostanza gialla e tossica. Il risultato è simile a quello di un tubetto di dentifricio spremuto. L'azione della formica è rapida e letale, oltre che suicida. Quando una minaccia – come un altro insetto – si avvicina troppo all'entrata della colonia, gli esemplari ‘esplosivi', ovvero le operaie sterili di piccole dimensioni, la attaccano senza pietà, agganciandosi al suo corpo (soprattutto alle zampe) e innescando la reazione. In realtà non sempre gli aggressori vengono uccisi, ma il sacrificio delle piccole formiche li rallenta a sufficienza fino a farli desistere dall'aggressione.

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Il meccanismo, ha spiegato la dottoressa Alice Laciny, una coautrice dello studio, è molto simile a quello della puntura di un'ape, che lascia il suo pungiglione conficcato nel corpo del nemico lasciandosi morire. Le formiche capaci di un simile comportamento sono molto poche, ed era infatti dal lontano 1935 che non ne veniva scoperta una (la prima fu classificata nel 1906).

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A rendere ancor più straordinarie le colonie di Colobopsis explodens vi è il comportamento delle operaie più grandi. Mentre quelle piccole si immolano diffondendo veleno, le più grandi piazzano le loro teste enormi alle entrate del nido, impedendo il passaggio agli aggressori. I fori del nido sono infatti della stessa misura delle loro teste, che in pratica funzionano come una porte a chiusura stagna da ‘applicare' all'occorrenza. Il comportamento era stato già notato in un'altra specie di formica che vive in una zona di marea; in questo caso le teste vengono usate per tappare i buchi e impedire all'acqua di entrare. I dettagli sulle spettacolari ‘formiche esplosive' sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata zookeys.

[Credit: Zookeys/Alexey Kopchinskiy]

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