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Quattro enigmi davanti ai quali “la Scienza si ferma”, per studiarli meglio

I misteri insoluti della Scienza sono da sempre un argomento piuttosto abusato. Anche perché in ambito scientifico è scorretto parlare di misteri, molto meglio la definizione di “enigma”.
A cura di Juanne Pili
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I limiti della conoscenza scientifica sono anche le migliori medaglie da apporre al suo petto – al pari delle vite umane che salva o che rende più dignitose – perché proprio nella capacità di fermarsi a pensare, nel cercare nuovi metodi di indagine, sta la forza del metodo scientifico. Un problema di difficile risoluzione, stando alle conoscenze attuali, è un enigma, mentre il mistero fa pensare a qualcosa di irrimediabilmente insolubile. Riempire i buchi della conoscenza con forbite tesi suggestive, spesso chiamando in causa alieni o complotti, è invece la debolezza di chi imputa agli "scienziati ottusi" la sua incapacità di critica e di analisi. Ecco quattro particolari casi in cui "la Scienza si ferma", per prendere meglio la rincorsa:

Perché i gatti fanno le fusa?

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Sono tanti gli interrogativi che gli esperti di settore si pongono riguardo al comportamento dei felini. Tra questi le cosiddette fusa. Ancora non si riesce a trovare una risposta esaustiva a questo comportamento, visibile anche nei gatti domestici. Solitamente sono correlati ad un senso di piacere provato dal gatto o ad un modo della madre di comunicare con i cuccioli. Tuttavia non sempre le fusa si legano con una circostanza piacevole. Una delle teorie più accreditate è che possano favorire la crescita delle ossa. Il fatto che questo atteggiamento continui anche in età adulta dipende dal fatto che gli animali domestici si trovano a dover vivere sempre come fossero dei cuccioli, dal momento che i padroni offrono loro tutto ciò che altrimenti dovrebbero andarsi a cercare da sé. Oltre a questo si tende a sterilizzare gli animali domestici, congelandoli in una eterna "infanzia".

Perché le falene sono attratte dalla luce?

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Questo fenomeno è stato utilizzato anche da Richard Dawkins per teorizzare il funzionamento delle religioni e della disciplina militare. Una delle teorie più accreditate è che questi insetti – come altri imparentati – abbiano una sorta di navigatore in loro, un po' come gli uccelli. La Luna fungerebbe da bussola, pertanto una qualsiasi fonte luminosa intensa, come una torcia, attirerebbe gli insetti facendo credere loro che si tratti del nostro satellite. Si tratta però di teorie che non trovano ancora sufficienti studi in grado di accertarle con tutti i crismi; questo dovrebbe farci riflettere riguardo al funzionamento reale del metodo scientifico e di come gli studiosi si coordino nella Comunità scientifica.

Perché esistono i mancini?

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Potremmo rispondere "perché no?", dal momento che oggi – si spera – non dovrebbe essere un tratto discriminante. Sono tante le teorie che tentano di spiegare come mai esistono così tanti destri a fronte di pochi mancini, anche nell'ottica evoluzionista. Il fatto che esista una disparità tra mancini e destrorsi (nonostante i primi siano in minoranza ottengono vantaggi in certi ambiti: nello sport e nel combattimento) potrebbe essere un segnale positivo: in un mondo puramente competitivo i destri avrebbero già provocato "l'estinzione dei mancini", questi tuttavia continuano a esistere grazie al fatto che, molto probabilmente, sussiste anche una forte componente cooperativa nella società. Questo fa sì che i pochi vantaggi dei mancini – strategici in certi ambiti, a fronte dei tanti svantaggi non debilitanti – vengano compensati. La mano dominante, già visibile nel feto, è puramente casuale, per quanto determinata dai geni: possono esistere gemelli con mano dominante diversa.

Perché sbadigliamo?

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Tra i grandi misteri dell'umanità c'è sicuramente lo sbadiglio e la sua contagiosità. Sappiamo che la parte del nostro cervello adibita prevalentemente all'empatia viene attivata quando si osservano persone che sbadigliano. Buona parte degli autistici e schizofrenici non presentano gli stessi riscontri. Questo dovrebbe confermare che sbadigliare si colleghi in certo modo alle capacità di riconoscere le emozioni. Per quale motivo lo sbadiglio si collegherebbe alla socialità resta ancora un "mistero".

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