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Nuove tecnologie per nuovi programmi: un esperimento americano ha messo in risalto come due chatbot possano comunicare anche tra di loro, sebbene la conversazione si sia rivelata a tratti sconclusionata.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Da oggi due chatbot potranno comunicare anche tra di loro

Un laboratorio di New York ha dimostrato come due chatbot possano comunicare tra di loro, anche se la conversazione che ne risulta è a tratti sconclusionata.

Chatbot

Vi piacerebbe dialogare con un computer, che risponda alle vostre domande e sia in grado di mantenere una conversazione su argomenti generali con voi? Ed ecco a voi il chatbot, un programma di chat virtuale già molto diffuso nel mondo e progettato per simulare una conversazione con uno o più utenti umani mediante l'utilizzo di metodi uditivi e testuali. Questi programmi sono spesso utilizzati nei sistemi di dialogo per vari scopi pratici, come la guida in linea o l'acquisizione di informazioni.

Ma parlare con un chatbot ormai è quasi già preistoria: il laboratorio che si occupa della progettazione e della sperimentazione di nuovi sistemi informatici, il Cornell's Creative Machines Lab, ha messo alla prova i chatbot, mettendone due in comunicazione ed aspettando i risultati della conversazione. I due sistemi hanno interagito meglio di quanto si potesse prevedere, ma hanno comunque dato vita ad una conversazione a tratti sconclusionata e priva di particolari contenuti.

Già nel 1950, il matematico inglese Alan Turing aveva ipotizzato che alcune macchine in grado di sostenere una conversazione in tempo reale con un essere umano siano dotate di una propria intelligenza artificiale autonoma. E a quasi a sessant'anni dal test di Turing gli esperimenti sono continuati, e molti informatici si sono sfidati con progetti e lavori che più si avvicinino al testi; ogni anno, ad esempio, viene organizzata una competizione sull'intelligenza artificiale dove viene premiato il chatbot che mostra di avvicinarsi di più alle caratteristiche umane.

Anche Google dialoga con i suoi utenti attraverso il suo Guru onnisciente, un chatbot pensato per l'assistenza e per facilitare le ricerche con il motore di ricerca più famoso. E in Italia? Gli informatici del Bel Paese si sono messi subito al lavoro per creare un chatbot che parli la nostra lingua, ed è nato Alfa, un robot tra i più avanzati in circolazione che, oltre a rispondere alle domande poste dagli utenti, può aprire pagine Web ed accedere a database e ad applicazioni esterne.


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