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Quali stelle hanno ‘acceso’ la luce nell’Universo

Dopo oltre venti anni di indagini ricercatori americani sono riusciti a intercettare la luce emessa dalle primisse stelle dell’Universo, che 180 milioni di anni dopo il Big Bang lo liberarono dal velo di oscurità. Il segnale individuato potrebbe sfociare nella nascita di una nuova fisica.
A cura di Andrea Centini
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È stato intercettato il segnale che ‘accese la luce' nell'Universo, rimasto avvolto nell'oscurità sino a 180 milioni di anni dopo il Big Bang, il fenomeno che quasi 14 miliardi di anni fa diede avvio al suo processo di espansione e accelerazione. Secondo gli astrofisici dell'Università dell'Arizona e del Massachusetts Institute of Technology (MIT), questa ‘alba universale' sarebbe dovuta alla luce emessa dalle prime, giovani stelle, le cui radiazioni avrebbero diradato le nubi di idrogeno che avvolgevano completamente il giovane Universo. In pratica, è come se gli avessero strappato di dosso un velo di oscurità.

La loro luce, dopo venti anni di ricerche, è stata individuata grazie all'antenna radio dell'esperimento Edges, posizionata nel deserto dell'Australia occidentale. Pur essendo di piccole dimensioni, è riuscita a ‘guardare' indietro nel tempo sino a trovare la ‘firma' luminosa delle primissime stelle. “È stato come ascoltare il battito d'ali di un colibrì nel bel mezzo di un uragano”, hanno sottolineato i ricercatori. L'intensità del segnale, doppia rispetto alle previsioni, suggerisce che l'Universo, prima della nascita delle stelle, fosse molto più freddo.

Secondo gli scienziati dell'Università di Tel Aviv che hanno messo il segnale sotto la lente di ingrandimento, a determinare le sue caratteristiche potrebbe essere stata la misteriosa materia oscura, quella componente della materia presente nell'Universo che non è non direttamente osservabile (si chiama oscura per questo), poiché non emette radiazione elettromagnetica e si manifesta solo con fenomeni gravitazionali. Dall'analisi di questo segnale potrebbe sorgere persino una fisica nuova, che non segue i principi delle leggi attualmente riconosciute (come il cosiddetto Modello Standard). Curiosamente, una nuova fisica potrebbe sorgere anche dalla scoperta della maggiore accelerazione dell'Universo, del 10 percento superiore di quanto atteso. Il calcolo è stato ottenuto da scienziati dello Space Telescope Science Institute (STScI) e dell'Università Johns Hopkins coordinati dal Premio Nobel per la Fisica 2011 Adam Riess, che lo conquistò proprio per le sue teorie sull'accelerazione dell'Universo.

La teoria della luce dopo soli 180 milioni di anni dal Big Bang cozza tuttavia con i risultati di un'altra ricerca condotta da astrofisici dell'Università dell'Iowa e del Centro di Astrofisica Harvard-Smithsonian, secondo i quali il ‘velo di oscurità' dell'Universo sarebbe stato strappato soltanto dopo un miliardo di anni dopo il Big Bang, e non dalla luce delle stelle, ma dall'azione dei buchi neri. I dettagli sul segnale che potrebbe riscrivere le leggi della fisica sono stati pubblicati in due articoli su Nature.

[Credit: Hubble/NASA/ESA]

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