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Pterosauro della Transilvania aveva un’apertura alare di 9 metri e una mascella gigantesca

Paleontologi rumeni e ungheresi hanno scoperto una nuova, gigantesca specie di pterosauro, un rettile volante vissuto sull’isola di Hateg – dove ora si trova la Transilvania – nel Tardo Cretaceo. Il maestoso animale aveva un’apertura alare di 9 metri e si nutriva di tartarughe, uova di dinosauro e altre prede.
A cura di Andrea Centini
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Tra i 66 e i 100 milioni di anni fa nella scomparsa isola di Hateg è vissuto un enorme pterosauro con una mascella gigantesca, la più grande conosciuta per questo affascinante gruppo di rettili volanti. L'ha scoperto un team di ricerca della Società – Museo della Transilvania e dell'Università di Debrecen (Ungheria), dopo aver analizzato i resti di uno pterosauro esposti in una collezione di fossili a Bucarest. Il reperto, infatti, fu recuperato nel lontano 1978 nell'odierna Hateg – in Transilvania, esattamente dove nel Cretaceo c'era l'omonima isola – ma i ricercatori non ne avevano ancora capito l'importanza.

Grazie al lavoro del paleontologo Mátyás Vremir e del collega Gareth Dyke, tra i massimi esperti di pterosauri, è stato dimostrato che quella mandibola apparteneva a una specie completamente nuova, non ancora classificata. In base alle stime dei ricercatori, l'animale doveva avere un'apertura alare di ben 9 metri, con un corpo più piccolo ma una testa significativamente più grande e robusta rispetto a quello dell'Hatzegopteryx. Questo pterosauro, del quale è visibile una rappresentazione artistica in copertina, era molto simile alla nuova specie. Fu scoperto sempre sull'isola di Hateg ed alto come una giraffa, inoltre aveva un'apertura di circa 11 metri. Per quanto imponenti, questi due pterosauri non potevano competere con un altro abitante dell'isola, quello soprannominato “Dracula”, che poteva raggiungere i venti metri di apertura alare.

Secondo Vremir e colleghi questi rettili si nutrivano da terra, divorando con i loro imponenti becchi tartarughe acquatiche, pesci, uova di dinosauro e altre prede. A causa delle loro dimensioni e in base ad alcune caratteristiche anatomiche rilevate, molto probabilmente non erano in grado di volare, comportandosi un po' come i moderni struzzi, emù e nandù, o come l'uccello elefante (Aepyornis) estinto del Madagascar, che superava i tre metri e mezzo di altezza.

Secondo gli scienziati l'isola di Hateg doveva essere un vero e proprio paradiso per gli pterosauri, che erano i predatori in cima alla catena alimentare. Era tuttavia presente altra fauna molto curiosa, come lucertole gigantesche e dinosauri nani, le cui caratteristiche sono state plasmate dall'isolamento della terra emersa. Nel tardo Cretaceo l'isola si trovava infatti nel cuore del mare di Tetide, separata dalla massa continentale da almeno 200 chilometri. I dettagli sullo pterosauro dalla mandibola gigante sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Lethaia.

[Credit: Mark Witton]

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