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Posti tanti selfie? Ecco cosa pensano davvero di te gli altri. Lo dice la scienza

Attraverso un esperimento con circa 150 studenti universitari un team di psicologi americani ha determinato che chi pubblica molti selfie viene giudicato in modo sensibilmente più negativo rispetto a chi posta fotografie personali ma scattate da altri. Gli amanti dei selfie vengono considerati meno estroversi, meno cordiali, più insicuri, con una bassa autostima e meno aperti a nuove esperienze.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Shah_Rukh
Credit: Shah_Rukh

Chi posta molti selfie sulle proprie pagine social appare meno simpatico, meno estroverso, più insicuro e meno aperto a nuove esperienze rispetto a chi pubblica foto personali scattate da qualcun altro. Insomma, i selfie che postiamo sui social network piacciono davvero solo a noi, anche se riceviamo una pioggia di "mi piace" e ci sentiamo belli e motivati a sfidare il giudizio della rete. Lo ha determinato un team di ricerca americano guidato da scienziati dell'Università Statale di Washington, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Università di Denver e dell'Università del Mississippi Meridionale.

L'esperimento. Gli scienziati, coordinati dal professor Christopher T. Barry, docente di Psicologia presso l'ateneo di Pullman, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto un esperimento con circa 150 studenti universitari. Nella prima parte dell'esperimento hanno coinvolto trenta studenti di un'università pubblica degli Stati Uniti del sud, chiedendo loro di compilare un questionario sulla propria personalità e di poter accedere agli ultimi trenta post pubblicati su Instagram. Le immagini sono state catalogate in base a parametri e contenuti: Barry e colleghi hanno tenuto conto se si trattasse di selfie o foto scattate da un altro (i cosiddetti “posties”); se gli scatti esaltassero qualche dettaglio fisico e se mostrassero eventi, il raggiungimento di un qualche risultato, una vacanza o altre attività. Successivamente hanno sottoposto al giudizio di altri 119 studenti (di un ateneo lontano) le trenta immagini di ciascun profilo, facendole valutare con 13 attributi distinti: fra essi “bassa autostima”, “estroversione”, “successo”, “narcisismo” e così via.

Il professor Barry, autore principale dello studio. Credit: Bob Hubner/WSU
Il professor Barry, autore principale dello studio. Credit: Bob Hubner/WSU

I risultati. Incrociando tutti i dati, gli psicologi hanno determinato che i proprietari dei profili con meno selfie venivano giudicati come persone con più autostima, più amanti dell'avventura, più estroverse, meno sole, più affidabili, più cordiali e che con le quali si poteva stringere una buona amicizia. Il pensiero era diametralmente opposto per chi postava molti selfie. Il giudizio risultava più negativo per i selfie anche quando veniva mostrato lo stesso contenuto di una fotografia scattata da un'altra persona: “Anche quando due post avevano contenuti simili, come le rappresentazioni di traguardi o viaggi, i sentimenti sulla persona che aveva pubblicato i selfie erano negativi e i sentimenti sulla persona che aveva pubblicato il postie erano positivi”, ha dichiarato il professor Barry. “Mostra che ci sono alcuni segnali visivi, indipendenti dal contesto, che suscitano una risposta positiva o negativa sui social media”, ha aggiunto lo studioso. I giudizi più negativi sono stati rivolti verso chi esaltava il proprio aspetto fisico, magari allo specchio, inoltre maggiore era l'età del “giudicante” peggiore era il giudizio per i selfie. Secondo gli scienziati la preferenza per le foto "non selfie" in cui compariamo probabilmente risiede nel fatto che risultano più naturali e più vicine alla realtà. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Research in Personality.

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