421 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Polvere di stelle nella neve dell’Antartide: trovate tracce di ferro alieno

Analizzando con uno spettrometro di massa mezza tonnellata di neve antartica un team di ricerca internazionale ha scoperto tracce di polvere di stelle “fresca”, precipitata sulla Terra negli ultimi due decenni. Gli scienziati hanno rilevato concentrazioni significative di Ferro-60, un isotopo del Ferro non presente naturalmente sulla Terra. L’elemento sarebbe stato prodotto dall’esplosione di una lontana supernova.
A cura di Andrea Centini
421 CONDIVISIONI
Credit: StockSnap
Credit: StockSnap

Nella neve dell'Antartide è stata trovata polvere di stelle “fresca”, depositatasi nel candido manto solo negli ultimi venti anni. Gli scienziati hanno infatti individuato tracce significative di un peculiare isotopo del Ferro, il Ferro-60 non presente naturalmente sulla Terra, che viene prodotto da stelle con una massa sensibilmente superiore a quella del Sole. L'elemento scoperto nel continente antartico deriverebbe da una lontana supernova, ovvero dall'esplosione finale di una stella morente, che lo avrebbe proiettato nello spazio profondo fino a farlo arrivare nel Sistema solare e infine sulla Terra.

La ricerca. A scoprire la polvere di stelle nella neve antartica è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Università Tecnica di Monaco (Germania) e del Dipartimento di Fisica Nucleare presso l'Università Nazionale Australiana (ANU), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi degli istituti Alfred-Wegener-Institut, Excellence Cluster Universe e Atominstitut (Austria). Gli scienziati, coordinati dal professor Dominik Koll, oggi docente presso l'ateneo australiano, hanno rintracciato il Ferro-60 dopo aver analizzato con uno spettrometro di massa 500 chilogrammi di neve fresca raccolta in Antartide.

A caccia di isotopi. Come indicato, l'isotopo del Ferro non è presente naturalmente sulla Terra e nel Sistema solare, ma viene prodotto da grandi stelle nello spazio profondo. Depositi di Ferro-60, caratterizzato da quattro neutroni in più rispetto alla forma comune, furono trovati in passato nelle profondità degli oceani, tuttavia si formarono milioni e milioni di anni fa. Le tracce trovate nella neve antartica sono invece fresche: non hanno più di 20 anni. Il Ferro-60 può essere prodotto anche da test e incidenti nucleari, come quello di Fukushima del 2011, ma Koll e colleghi hanno determinato che simili fonti avrebbero dato vita a tracce quasi impercettibili nella neve antartica, mentre le concentrazioni rilevate sono centinaia di volte superiori a quelle attese. Ciò conferma segnale l'origine extraterrestre del Ferro-60.

Origine del Ferro-60. Secondo gli scienziati l'isotopo del ferro si è depositato sulla Terra durante l'attraversamento della grande Nube Interstellare Locale, che si estende nello spazio per ben 30 anni luce. Si tratta del resto di una supernova esplosa in un remoto passato, nel cui strato esterno si troverebbero le maggiori concentrazioni di Ferro-60. Il Sistema solare sta attraversando il confine di questa nuvola di polveri, dunque nella neve antartica dovrebbe essere rilevata una progressiva diminuzione di Ferro-60, man mano che la Terra si allontana. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Physical Review Letters.

421 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views