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Covid 19

Plasma iperimmune riduce mortalità negli anziani del 65% ed elimina il coronavirus nel 90% dei casi

Uno studio italiano coordinato da scienziati dell’ASST e dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova ha dimostrato che il plasma iperimmune ad alto titolo (con concentrazioni elevate di anticorpi neutralizzanti) abbatte la mortalità del 65 percento nei pazienti anziani con la forma moderata o grave della COVID-19, inoltre elimina il coronavirus SARS-CoV-2 nel 90 percento dei casi in sole 72 ore.
A cura di Andrea Centini
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Il plasma iperimmune ottenuto da pazienti guariti/convalescenti dalla COVID-19 (l'infezione provocata dal coronavirus SARS-CoV-2) elimina completamente il patogeno nel 90 percento dei casi in sole 72 ore e determina un abbattimento della mortalità del 65 percento negli anziani. Sono i dati più significativi emersi da un nuovo studio italiano – chiamato Rescue – che ha coinvolto pazienti ospitati nelle residenze sanitarie assistenziali (RSA), luoghi in cui la pandemia ha mietuto un numero significativo di vittime, soprattutto durante la prima ondata che ha colpito duramente il Nord Italia.

A condurre lo studio un team di ricerca guidato da scienziati dell'Azienda socio-sanitaria territoriale (ASST) di Mantova e del Centro universitario aziendale dell'Ospedale Carlo Poma, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Medicina dell'Ospedale Destra Secchia, della RSA Green Park Residence e del Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche dell'Università di Firenze. Gli scienziati, coordinati dal direttore del servizio trasfusionale professor Massimo Franchini e dallo pneumologo Giuseppe De Donno, hanno dimostrato l'efficacia del plasma per immune dopo aver coinvolto nell'indagine 22 ospiti della RSA privata Green Park di Mantova.

I pazienti, con un'età media di 87 anni, avevano tutti una diagnosi confermata di COVID-19 attraverso il tampone oro-rinofaringeo. L'infezione da coronavirus SARS-CoV-2 era stata sviluppata nella forma moderata o grave. Dopo il trasferimento in ospedale, i 22 partecipanti sono stati tutti trattati (precocemente) con plasma iperimmune ad alto titolo, ovvero con una elevata concentrazione di anticorpi neutralizzanti (immunoglobuline IgG) pari ad almeno 160 parti. I medici hanno osservato benefici estremamente significativi nei pazienti, dato che non hanno riscontrato alcuna reazione avversa (il trattamento è stato ben tollerato da tutti), il virus è stato eliminato nella stragrande maggioranza dei casi, è stato osservato un blocco nella progressione della COVID-19 ed è stato riscontrato “un netto miglioramento clinico e dei parametri respiratori e di laboratorio”, come si legge in un comunicato stampa della ASST di Mantova. Ciò ha determinato un abbattimento della mortalità del 65 percento rispetto a quanto osservato in altre RSA del Nord Italia.

“Non abbiamo registrato reazioni avverse, inoltre abbiamo seguito tutti i pazienti per 66 giorni dopo l'infusione, 14 giorni in maniera stretta. Abbiamo registrato una mortalità del 13,6%, tre pazienti dei 22 sono deceduti, solo due per patologie correlate al Covid. Abbiamo poi confrontato i nostri dati con quelli dell'ISS sulla mortalità nelle RSA lombarde nello stesso periodo e abbiamo visto che là era del 38% e, quindi, da noi la riduzione della mortalità è stata del 65 percento”, ha dichiarato all'ANSA il professor Massimo Franchini. Lo scienziato ha sottolineato che dopo 72 ore dall'infusione il virus era stato eliminato nel 90 percento dei pazienti. “Sono estremamente orgoglioso e soddisfatto per la pubblicazione di questo studio, che per la prima volta al mondo si è rivolto alla popolazione particolarmente fragile degli anziani residenti nelle RSA con l’obiettivo di curare il Covid-19 utilizzando il plasma iperimmune, una terapia fisiologica e priva di effetti collaterali”, ha proseguito Franchini, aggiungendo che la terapia ha "bloccato la diffusione del virus all’interno delle strutture coinvolte, impedendo così al coronavirus di infettare altri residenti".

Come specificato dagli autori dello studio, nel nostro Paese il plasma iperimmune non è autorizzato come cura e viene utilizzato solo all'interno di indagini sperimentali e in uso compassionevole, tuttavia all'ospedale Carlo Poma di Mantova è stato già utilizzato su centinaia di pazienti ed è risultato sicuro ed efficace, come confermato dal team di ricerca. Saranno comunque necessari ulteriori studi più approfonditi per avere tutte le conferme del caso. I dettagli della ricerca “Safety and efficacy of convalescent plasma in elderly COVID-19 patients: the RESCUE trial” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Mayo Clinic Proceedings: Innovations, Quality and Outcomes.

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