Pioggia di stelle cadenti nella notte di San Silvestro: le Draconidi illuminano il Capodanno

Nella notte tra domenica 30 e lunedì 31 dicembre potremo ammirare nel cielo una splendida pioggia di stelle cadenti, che potrebbe regalarci uno spettacolo ancor più suggestivo in quella seguente, destinata a proiettarci nel 2019. A “infiammare” il cielo sarà il picco massimo delle Draconidi, uno sciame meteorico noto soprattutto per la corrente di ottobre, ma che può offrire grandi soddisfazioni agli appassionati di astronomia (e non) anche nel mese di dicembre.
Le Draconidi, conosciute anche col nome di Giacobinidi, sono meteore generate dalla cometa periodica 21/P Giacobini-Zinner, i cui minuscoli detriti vengono “intercettati” dall'orbita della Terra negli ultimi mesi dell'anno, dando così vita alle affascinanti fiammate nel cielo. Le meteore, infatti, non sono altro che frammenti e polveri abbandonati dal nucleo cometario consumato dal Sole; schiantandosi contro l'atmosfera terrestre a velocità pazzesche si disintegrano e infiammano, disegnando le meravigliose scie che solcano il cielo notturno. Spesso sono sfumate di verde, azzurrognolo e altre tonalità, a seconda dei composti chimici coinvolti nella reazione.
Le Draconidi non sono certamente famose come le spettacolari “Lacrime di San Lorenzo”, le Perseidi di metà agosto, anche perché di solito se ne possono contare molto poche ogni ora. Ciò che le rende affascinanti è la loro imprevedibilità – il Tasso Orario Zenitale (ZHR), cioè il numero di meteore, può subire impreviste impennate – e soprattutto la buona propensione a dar vita ai bolidi. Si tratta di fiammate molto intense, spesso accompagnate da un sonoro boato e una lunga e "fumosa" scia brillante nel cielo. Un perfetto "fuoco d'artificio naturale" per accompagnare il Capodanno.
Il picco massimo, come indicato, è previsto nella notte tra il 30 e il 31 dicembre; dovrete guardare in direzione Nord verso la Costellazione del Drago (dalla quale prendono il nome), nei pressi dell'Orsa Minore e della stella polare. La Luna, in fase calante, in quei giorni non darà troppo fastidio con la sua brillantezza, dunque sarà possibile godere dello spettacolo quasi al massimo delle condizioni. Nella speranza che non ci metta lo zampino il meteo.