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Pillole di ‘feci’ per curare gravi infezioni invece della colonscopia: le prenderesti?

Pillole ottenute dalle feci di donatori sani possono guarire le infezioni da Clostridium difficile, un batterio opportunista che provoca diarrea, febbre e altri sintomi gastrointestinali. In alcuni casi può essere fatale. Le pillole trasferiscono il microbioma fecale nell’intestino e debellano l’infezione con un’efficacia del 96%, come una colonscopia.
A cura di Andrea Centini
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Le “pillole di cacca” ottenute dalle feci di un donatore sano possono guarire le gravi infezioni del batterio Clostridium difficile. Le ha messe a punto un team di ricerca della Scuola di Medicina Cumming dell'Università di Calgary e dell'Università di Alberta, Canada, che ha dimostrato un'efficacia nel contrastare l'infezione del 96 percento, del tutto paragonabile a quella di una colonscopia. Entrambe le tecniche si basano sul cosiddetto Trapianto di Microbiota Fecale (FMT), cioè il trasferimento della flora batterica di un soggetto sano in uno malato.

Terapie antibiotiche e altre condizioni possono rompere gli equilibri della naturale flora intestinale, favorendo lo sviluppo di batteri opportunisti come appunto il Clostridium difficile. Le infezioni di questo batterio provocano seri disturbi gastrointestinali, in particolar modo diarrea, ma anche febbre, inappetenza e altri sintomi. In alcuni casi può essere necessario rimuovere parte dell'intestino crasso e si può persino morire. Nella sola regione di Alberta, sottolineano i ricercatori che hanno sviluppato le "pillole di feci", sui 200 casi registrati all'anno tra i 20 e i 40 sono fatali.

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Uno studio del 2013 coordinato dal professor Thomas Louie dell'ateneo di Calgary ha dimostrato che il Trapianto di Microbiota Fecale risulta efficacia contro questa infezione batterica, e da allora sono state in sviluppo queste particolari pillole da ingerire. Benché siano ottenute dalle feci di persone sane, naturalmente non hanno odore né sapore. Dopo un apposito trattamento, infatti, ciò che resta è soltanto una pasta di batteri, che viene racchiusa in tre strati di gelatina.

I vantaggi di queste pillole rispetto alla colonscopia sono molteplici. Sono infatti ben tollerate; non si corrono i rischi della sedazione; non sono invasive; sono meno costose; possono essere assunte in uno studio medico e non vanno prese di continuo, ma basta una sola seduta. Il Clostridium difficile, che può manifestare anche resistenza ai farmaci, viene debellato nella quasi totalità dei casi, come dimostrato durante la sperimentazione. La signora Karen Shandro di Ardrossan (Edmonton) è stata salvata da un'infezione proprio grazie a queste pillole, assunte dopo essere stata selezionata dal team di ricerca. I dettagli sulle "pillole di feci" sono stati pubblicati sulla rivista scientifica JAMA.

[Credit: Cumming School of Medicine]

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