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Pillola contraccettiva: rischi, effetti collaterali e falsi miti del farmaco ormonale

Sul mercato dagli anni ’60 del secolo scorso, la pillola anticoncezionale (o contraccettiva) è un farmaco finito spesso sul banco degli imputati per gli effetti collaterali e i potenziali rischi per la salute. Tra falsi miti e controindicazioni, ecco cosa c’è da sapere su questo medicinale a base di ormoni.
A cura di Andrea Centini
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Credit: GabiSanda
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La pillola anticoncezionale è probabilmente il farmaco di uso comune finito più spesso al centro di aspri dibattiti e polemiche, non solo a causa di ricerche che hanno ottenuto risultati discordanti, ma anche perché le reazioni ai suoi principi possono essere soggettive e influenzate da una pletora di condizioni. Non è un caso che siano emersi veri e propri “falsi miti” sul medicinale, il cui utilizzo va preferibilmente concordato col proprio medico curante, anche se le maggiorenni non hanno bisogno della ricetta per acquistarlo. Fortunatamente i farmaci moderni a basso dosaggio di ormoni sono sensibilmente più sicuri di quelli passati, ma la pillola contraccettiva talvolta continua a far alzare sopracciglia e a non metter d'accordo specialisti e consumatrici su complicazioni ed effetti collaterali, confermati o presunti. Ecco cosa c'è da sapere.

Cos'è la pillola contraccettiva

La pillola contraccettiva o anticoncezionale è un farmaco a base di ormoni per il controllo delle nascite. Contiene estrogeni e progestinici calibrati per bloccare l'ovulazione simulando una sorta di gravidanza perenne; anche per la sua azione “travolgente” sui cicli dell'organismo femminile è finita spesso sul banco degli imputati. In commercio dagli anni '60 del secolo scorso, dove debuttò negli Stati Uniti, nel corso dei decenni la pillola si è evoluta con una riduzione sensibile della dose di ormoni, migliorandone significativamente tollerabilità e sicurezza. Come tutti i farmaci non è comunque priva di effetti collaterali, controindicazioni e possibili complicazioni.

La pillola fa ingrassare?

A questa domanda alcune donne potrebbero rispondere di sì, in particolar modo fra quelle che assumevano il farmaco anni fa, ma in realtà si tratta di un falso mito. L'aumento di peso, laddove presente, non è ascrivibile a un accumulo di grasso corporeo catalizzato dal farmaco, bensì a un aumento della ritenzione idrica. Fortunatamente le pillole moderne presentano un rischio sensibilmente ridotto.

Pillola e rischio cardiovascolare

L'unica vera complicazione della pillola, accertata anche da indagini dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) e dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), è un aumento nel rischio di trombosi. Generalmente si tratta di un rischio piuttosto contenuto, legato alla dose e al tipo di estrogeno e al tipo di progestinico della pillola, ma risulta più consistente nelle fumatrici. L'uso della pillola è contrindicato per chi ha una storia familiare di trombosi o malattie di coagulazione del sangue, come riporta il decalogo messo a punto dal Consiglio Direttivo della Società Italiana della Contraccezione. Anche se per le maggiorenni non è richiesta la prescrizione medica, in presenza di diabete, malattie dell'apparato cardiocircolatorio come l'ipertensione, patologie renali ed epatiche, tumori maligni, vizio del fumo/alcol e altre condizioni è doveroso consultare il proprio ginecologo prima di iniziare ad assumerla. Se è vero che il rischio trombosi è basso, in presenza di determinate predisposizioni cliniche esso può sfociare in ictus, infarto ed embolie.

Gli effetti collaterali della pillola

Tra gli effetti collaterali più comuni legati all'uso della pillola vi sono mal di testa, nausea, tensione al seno e altri piccoli disturbi, tuttavia si tratta di effetti passeggeri (non sempre presenti) che svaniscono rapidamente. Anche in questo caso, le moderne pillole combinate hanno ridotto significativamente la loro incidenza. In presenza di questi sintomi il medico può suggerire l'assunzione di un altro tipo di pillola, con ormoni/dosi differenti.

Pillola e cancro

Un recente studio condotto da scienziati dell'Università di Copenaghen e dell'Università di Aberdeen ha dimostrato che le moderne pillole contraccettive riducono il rischio di sviluppare il cancro alle ovaie fino al 42 percento nelle donne giovani. Risultati analoghi sono emersi da altri studi, evidenziando un fattore protettivo non solo per il carcinoma ovarico, ma anche per quello del colon-retto e del corpo dell'utero. Come indicato nel decalogo della Società Italiana della Contraccezione, in genere più si è assunto a lungo il farmaco e maggiore è la riduzione del rischio di sviluppare le neoplasie. Studi passati trovarono un'associazione col cancro al seno, ma di lievissima entità.

Pillola, gravidanza e malformazioni fetali

Tra i falsi miti sulla pillola contraccettiva vi sono presunti effetti sulla fertilità e persino possibilità di malformazioni del feto e aborti spontanei. La pillola, come indicato nel documento redatto dagli esperti italiani, non pone affatto questi rischi, si tratta dunque a tutti gli effetti di bufale. Inoltre, se si desidera una gravidanza, basta semplicemente sospendere l'uso del farmaco per tornare ad avere un'ovulazione regolare.

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