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Cancro alle ovaie, la pillola anticoncezionale riduce il rischio di ammalarsi fino al 42%

Un team di ricerca internazionale ha dimostrato che anche le moderne pillole anticoncezionali combinate proteggono dal cancro alle ovaie. Nello donne tra i 15 e i 49 anni risulta una riduzione del 21% nel numero di tumori rispetto a chi non le assume. L’effetto protettivo diminuisce col tempo dopo la sospensione ma si protrae per anni.
A cura di Andrea Centini
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Credit: GabiSanda
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Le moderne pillole contraccettive combinate riducono il rischio di sviluppare il cancro alle ovaie (fino al 42 percento) nelle donne giovani. Lo ha dimostrato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Rigshospitalet – Juliane Marie Centre presso l'Università di Copenaghen, Danimarca, che hanno collaborato con i colleghi scozzesi dell'Istituto di Scienze Applicate dell'Università di Aberdeen. Gli studiosi, coordinati dalla dottoressa Lisa Iversen, ricercatrice presso il Dipartimento di Ginecologia dell'ateneo danese, sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato statisticamente i dati di oltre 1,8 milioni di donne tra i 15 e i 49 anni. Le informazioni sono state raccolte tra il 1995 e il 2014 dai registri sanitari nazionali danesi.

L'obiettivo di Iversen e colleghi era confrontare gli effetti delle moderne pillole anticoncezionali combinate (che contengono estrogeni artificiali e progestinici di vario tipo) con quelli delle vecchie pillole, che contenevano alti livelli di estrogeni e progestinici più datati. Ricerche passate avevano dimostrato che le vecchie pillole erano in grado di proteggere le donne dal carcinoma ovarico, ma non c'erano dati per quelle più recenti. Proprio per questo la squadra di studiosi ha avviato l'approfondita indagine statistica sui medicinali moderni.

Le donne coinvolte non dovevano avere una storia di cancro (fatta eccezione per quello della pelle non melanoma), non aver sofferto di trombosi venosa e non essere state trattate per la fertilità. Il campione di quasi 2 milioni di partecipanti è stato suddiviso in tre gruppi: non utilizzatrici di contraccettivi; utilizzatrici correnti o recenti (entro un anno dalla sospensione) ed ex utilizzatrici, ovvero coloro che avevano preso l'ultima pillola contraccettiva da oltre un anno. Incrociando tutti i dati è emerso che nelle donne che assumevano la pillola (o che avevano smesso da poco) sussisteva una riduzione di tumori ovarici del 21 percento rispetto a chi non le prendeva. Nel campione la riduzione del rischio spaziava dal 42 percento nelle donne del gruppo dell'uso corrente/recente al 23 percento delle ex utilizzatrici. Ciò suggerisce che anche le moderne pillole anticoncezionali proteggono dalle neoplasie delle ovaie, il cui effetto diminuisce col tempo ma si protrae per diversi anni dopo la sospensione.

Gli autori dello studio sottolineano che si è trattato di un semplice studio di osservazione, quindi non è stato possibile determinare rapporti di causa-effetto. Per questa ragione saranno necessarie ricerche più approfondite in grado di confermare la protezione offerta dalla pillola anticoncezionale, talvolta finita nel mirino degli scienziati a causa dei suoi effetti collaterali. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica The British Medical Journal.

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