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Piccoli come topi, notturni e ‘coinquilini’ dei dinosauri: sono i nostri più antichi antenati

In una scogliera del Dorset, nel Regno Unito, sono stati trovati i denti fossili appartenuti ai due nostri più antichi antenati tra i mammiferi. Si tratta di piccoli ‘topolini’ vissuti 145 milioni di anni fa, quando sulla Terra dominavano i dinosauri.
A cura di Andrea Centini
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Illustrazione di Mark Witton
Illustrazione di Mark Witton

Scoperti i fossili dei più antichi mammiferi dai quali ha avuto origine anche l'essere umano. Gli straordinari reperti, due piccoli denti appartenenti a due specie distinte, sono stati trovati nelle scogliere di Swanage nel Dorset, Gran Bretagna, incastonati in rocce che risalgono al primissimo Cretaceo, ovvero a 145 milioni di anni fa. In quel periodo, il terzo dell'Era Mesozoica e successivo al Giurassico, i dinosauri dominavano la Terra, mentre i mammiferi erano animali piccoli e notturni, che sfruttavano le tenebre per evitare di essere predati dai rettili. Non è un caso che i mammiferi, e nel caso specifico i cosiddetti Euteri o Euplacentati, ai quali appartengono la maggioranza delle specie di mammiferi attualmente viventi, abbiano dovuto attendere l'estinzione dei dinosauri non aviani – al termine del Cretaceo, 66 milioni di anni fa – per radiare in forme più grandi e diversificate.

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A scoprire i denti dei nostri due antichi antenati un giovane laureando dell'Università di Portsmuth, Grant Smith, a caccia di fossili proprio per la sua tesi. Accortosi della particolarità dei due reperti, trovati assieme all'amico Charlie Newman cui è stato dedicato il nome scientifico di una delle due specie, li ha fatti subito vedere al suo professore di paleobiologia Dave Martill. Vista la loro eccezionalità, Martill a sua volta li ha fatti vedere all'esperto Steve Sweetman, il co-autore dello studio che ha fatto emergere l'incredibile storia dei fossili.

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I denti appartenevano a due animali di pochi centimetri, simili a topolini, che gli scienziati hanno chiamato Durlstotherium newmani e Dulstodon ensomi (quest'ultimo in omaggio al paleontologo Paul Ensom). Erano entrambi insettivori, e probabilmente uno dei due si nutriva anche di organismi vegetali. I denti risultano essere molto consumati; ciò ha suggerito agli studiosi che i due mammiferi sono vissuti a lungo, un dettaglio interessante considerando la coesistenza con temibili predatori come i dinosauri. Del resto da questi intraprendenti animaletti siamo originati anche noi, e non è un caso che fossero particolarmente abili nell'arte della sopravvivenza.

Nel recente passato in Cina sono stati trovati fossili di mammiferi Euteri simili a questi, uno dei quali fatto risalire addirittura a 190 milioni di anni fa, tuttavia studi più approfonditi ne hanno fatto scendere la datazione a 90 milioni di anni di anni fa. Sono dunque molto più recenti di quelli scovati dal giovane Smith, cui attualmente spetta il primato. I dettagli sull'affascinante scoperta sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Acta Palaeontologica Polonica.

[Credit: Martill et al., Acta Palaeontologica Polonica]

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