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Pianeta 9, nuove prove sull’esistenza del mega corpo celeste ai confini del Sistema solare

La scoperta di nuove anomalie orbitali negli oggetti della Fascia di Kuiper, una remota regione del Sistema solare, fornirebbe nuove prove sull’esistenza del misterioso ‘Pianeta 9’, cui gli scienziati danno la caccia da decenni.
A cura di Andrea Centini
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L'esistenza del misterioso Pianeta 9 è sempre più vicina ad essere dimostrata: sono state infatti trovate nuove prove che dimostrerebbero la sua influenza gravitazionale su alcuni corpi celesti ai confini del Sistema solare, dove esso orbiterebbe a una distanza dal Sole venti volte superiore a quella di Nettuno. Nello specifico, gli studiosi dell'Istituto Tecnologico della California (Caltech) di Pasadena hanno osservato anomalie orbitali di alcuni oggetti transettuniani nella cosiddetta Fascia di Kuiper, una remota regione che si estende fino a 50 Unità Astronomiche di distanza dal Sole (50 volte la distanza che separa la Terra dalla stella) nella quale si trovano anche i pianeti nani Plutone ed Eris. Queste anomalie, in parole semplici, potrebbero essere spiegate solo dalla presenza di un enorme corpo celeste – come appunto un pianeta – che orbita in quella zona, modificando inclinazioni, oscillazioni e direzioni dei piani orbitali dei gelidi corpi che popolano l'area, i cosiddetti KBO (Kuiper's Belt Object).

Non è la prima volta che anomalie simili vengono utilizzate per dimostrare la presenza del criptico pianeta: “adesso ci sono cinque diverse linee di prove osservazionali che indicano l'esistenza del Pianeta 9”, ha sottolineato il professor Konstantin Batygin, un astrofisico planetario presso l'istituto californiano e principale autore della ricerca. “Ipotizzando che il Pianeta 9 non esista si genererebbero più problemi di quanti se ne riuscirebbero a risolvere. All'improvviso avresti cinque diversi puzzle, e dovresti presentare cinque diverse teorie per spiegarli”, ha aggiunto il ricercatore, fermamente convinto della presenza dello sfuggente corpo celeste.

Tra le altre prove a suffragio dell'esistenza del Pianeta 9, che in base ai calcoli dovrebbe essere una ‘super-Terra' con una massa dieci volte superiore a quella terrestre, vi è ad esempio quella dell'inclinazione delle orbite degli otto pianeti rispetto all'equatore del Sole, che è di circa 6°. Questa inclinazione non dovrebbe essere presente, ma può essere spiegata proprio dall'effetto oscillatorio prodotto da un grande pianeta ai margini del Sistema solare. La prova più convincente sarebbe tuttavia la direzione in cui orbitano gli oggetti della Fascia di Kuiper, che è opposta rispetto a quella di tutti gli altri corpi celesti del Sistema solare. Anche in questo caso, il fenomeno sarebbe spiegabile solo dall'influenza gravitazionale del misterioso pianeta.

Secondo gli scienziati mancherebbe dunque soltanto l'osservazione diretta, che Batygin e colleghi sperano di ottenere grazie al Telescopio Subaru dell'Osservatorio di Mauna Kea alle Hawaii. La caccia al Pianeta 9 non è comunque aperta ai soli scienziati; la NASA, infatti, attraverso il progetto Blackyard Words: Planet 9 sta permettendo a chiunque di consultare un enorme database di immagini astronomiche, tra le cui anomalie potrebbe nascondersi la ‘prova regina' dell'esistenza del corpo celeste. I dettagli della nuova ricerca del Caltech sono disponibili su arXiv e saranno pubblicati sull'Astronomical Journal.

[Credit Tomruen]

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