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Pesci “fantasma” che si sciolgono fuori dall’acqua emergono dagli abissi del Pacifico

Un team di ricerca internazionale composto da biologi marini provenienti da 17 Paesi ha scoperto tre nuove specie di pesci lumaca negli abissi dell’Oceano Pacifico. Gli animali sono stati individuati a 7.500 metri di profondità nel cuore della Fossa di Atacama, al largo di Cile e Perù. Al momento sono stati chiamati “pesci lumaca rosa, viola e blu di Atacama”.
A cura di Andrea Centini
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Nelle profondità della Fossa di Atacama sono state scoperte tre nuove specie di pesci lumaca, straordinari animali abissali con caratteristiche fisiche e comportamentali uniche. Poiché non sono stati ancora ufficialmente classificati, i ricercatori li hanno momentaneamente battezzati con i nomi comuni di “pesci lumaca rosa, viola e blu di Atacama”, in riferimento al luogo dell'Oceano Pacifico in cui sono stati trovati. La Fossa di Atacama, omonima del deserto famoso per le sue immense batterie di telescopi, è un abisso che raggiunge una profondità di ben 8mila chilometri, estendendosi per circa 5.600 chilometri di lunghezza al largo del Cile e del Perù, nel Pacifico orientale.

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A scoprire i pesci lumaca è stato un nutrito team di ricerca internazionale composto da 40 biologi marini provenienti da 17 diversi Paesi. Gli scienziati, coordinati dai dottori Alan Jamieson e Thomas Linley dell'Università di Newcastle, Gran Bretagna, li hanno identificati grazie a strumenti-trappola chiamati lander. Ne hanno rilasciati negli abissi della fossa cile-peruviana ben 27, da una profondità di 2.537 metri fino a quella di 8mila metri, il punto più oscuro chiamato “Richards Deep”. I pesci lumaca sono stati osservati a circa 7.500 metri di profondità, attirati dai lander con specifiche esche. Questi strumenti, che possono impiegare anche quattro ore per toccare il fondo da quando vengono rilasciati, sono dotati di sensori e telecamere che hanno catturato le straordinarie immagini dei pesci lumaca.

Questi animali non hanno l'aspetto tipicamente “mostruoso” dei pesci abissali, caratterizzato da denti lunghissimi e profili poco rassicuranti, ma si tratta di creature delicate, sinuose e dal corpo traslucido e gelatinoso. Sono anche prive di squame. Il loro corpo è perfettamente adattato a vivere a simili profondità, dove viene sottoposto a pressioni enormi e a temperature gelide. Non a caso le strutture più dure del loro organismo sono le ossa dell'orecchio e i denti. Se portati in superficie, come indicato dai ricercatori dell'ateneo britannico, i pesci lumaca sono così fragili che semplicemente si “sciolgono”. Nonostante ciò, nel proprio ambiente naturale sono i principali predatori, dove si nutrono principalmente di invertebrati.

Credit: Newcastle University
Credit: Newcastle University

Oltre alle tre nuove specie di pesci lumaca, Jamieson e colleghi hanno anche filmato dei curiosi crostacei anfipodi, grandi come una mano e con zampe lunghissime. Un dettaglio particolarmente affascinante del loro comportamento è la capriola che compiono quando dal nuoto passano alla camminata sul fondo. In tutto gli scienziati hanno raccolto più di cento ore di video e circa 11.500 fotografie, materiale preziosissimo dal quale emergeranno sicuramente le descrizioni di nuove e affascinanti specie. Nel novembre del 2017 fu classificato il pesce abissale che vive più in profondità di tutti, il pesce lumaca delle Marianne, scoperto nell'omonima fossa a circa 8mila metri di profondità.

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