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Perché non ha senso fare il test degli anticorpi prima e dopo il vaccino Covid

L’esame non fornisce una misura diretta dell’immunità indotta dalla vaccinazione, perché la protezione dalla malattia non è dovuta ai soli anticorpi. Nella difesa cooperano diversi tipi di risposte, compresa quella dei linfociti T.
A cura di Valeria Aiello
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Fare un test degli anticorpi prima e dopo il vaccino non significa avere una misura dell’immunità indotta dalla vaccinazione. Anche se l’esame restituisce il valore anticorpale diretto contro il coronavirus, la protezione dalla malattia non è dovuta ai soli anticorpi ma alla cooperazione di diversi tipi di risposta immunitaria, compresa quella cellulare. Il test ha quindi un ruolo importante nell’identificare le persone che possono aver avuto l’infezione da Sars-Cov-2 ma ha poco senso nella valutazione del livello di immunità, in quanto la protezione non è legata al solo titolo anticorpale.

In altre parole, la concentrazione di anticorpi nel sangue non riflette direttamente l’immunità, come indicato da una serie di studi che hanno valutato il ruolo di specifiche cellule immunitarie (i linfociti T) nel contribuire alla protezione contro il virus. “Gli anticorpi, da soli, possono proteggere anche a livelli relativamente bassi, ma sono anche necessari i linfociti T se i livelli di anticorpi sono insufficienti” hanno indicato i ricercatori del Center for Virology and Vaccine Research della Harvard Medical School di Boston che, in un articolo pubblicato su Nature, hanno chiarito la diversa importanza di anticorpi e cellule T nella protezione da Covid-19.

Secondo l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), l’agenzia dell’Unione europea per la prevenzione e il controllo delle malattie “anche se alcuni test degli anticorpi danno evidenza di risposta immunitaria, non è noto se il livello di anticorpi offra sufficiente protezione e quale sia la durata di questa protezione”. Anche Food and Drug Administratin (FDA) ha raccomandato di non utilizzare i test per gli anticorpi per valutare l’immunità. “La FDA – indica l’agenzia statunitense per i medicinali in un avviso – ricorda i limiti dei test sierologici nelle persone che hanno ricevuto la vaccinazione. Possono giocare un ruolo importante nell’individuare le persone che hanno avuto l’infezione da Sars-Cov-2, tuttavia il test non va utilizzato per misurare l’immunità o la protezione contro la Covid-19, specialmente dopo avere ricevuto il vaccino”.

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