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Perché non dovresti mai trattenere la pipì troppo a lungo

Lo stimolo della minzione può essere bloccato volontariamente, ma se questo comportamento diventa sistematico e si protrae nel tempo possono insorgere diversi rischi per la vescica. Ecco perché non dovremmo trattenere l’urina troppo a lungo.
A cura di Andrea Centini
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Trattenere la pipì troppo a lungo può essere molto dannoso per la nostra salute, eppure capita spesso perché non sempre si può accedere a un bagno. Nell'arco di un giorno il numero di volte in cui si esegue la minzione, cioè l'atto di espellere l'urina, può dipendere da diversi fattori, fra i quali vi sono quanto e cosa beviamo ed eventuali condizioni patologiche. Normalmente prima di ricevere lo stimolo di andare in bagno la vescica di un adulto può riempirsi per 400/500 millilitri; in questa situazione è possibile bloccarlo volontariamente – il segnale viene inviato dal cervello attraverso il nervo pudendo – in attesa di un momento propizio, come l'arrivo al bagno. Quando si raggiungono circa gli 800 millilitri lo stimolo non può essere più controllato e la vescica viene svuotata ‘automaticamente': in pratica, ce la si fa sotto. Ma cosa succede quando la tratteniamo a lungo?

La gestione della minzione è regolata dai recettori all'interno della vescica, che indicano quando è il momento di andare in bagno. Se decidiamo di non andare o non possiamo, l'impulso nervoso blocca gli sfinteri cilindrici dell'organo per impedire il passaggio dell'urina nell'uretra. Normalmente ciò non determina alcun problema di salute, ma se questo comportamento è sistematico e protratto nel tempo, come può avvenire in determinate categorie lavorative (il camionista è l'esempio più classico), allora possono emergere alcuni spiacevoli conseguenze.

Il primo rischio è quello di un'infezione dell'apparato urinario, poiché l'urina trattenuta a lungo può esporre l'organismo alla proliferazione di batteri patogeni. Il principale responsabile della cistite, cioè l'infezione della vescica, è il batterio Escherichia coli. Un altro rischio è rappresentato dalla ritenzione urinaria, a causa dell'indebolimento dei muscoli della vescica. A forza di trattenere l'urina, durante l'atto della minzione il muscolo detrusore potrebbe non operare più correttamente e svuotarla solo parzialmente. Ciò si traduce in un costante bisogno di andare in bagno – non si è mai ‘soddisfatti' dopo averla fatta – e possibili infezioni. La ritenzione urinaria emerge soprattutto nella vecchiaia.

Il pericolo maggiore del trattenere troppo a lungo l'urina è la rottura della vescica. Come indicato, raggiunta una certa quantità la vescica si svuota autonomamente, ma se il comportamento diventa abitudinario c'è il rischio della rottura dell'organo a causa dell'indebolimento della muscolatura. Le persone più esposte sono quelle che tendono a ubriacarsi e che a causa di questa condizione non riescono a regolare la loro minzione. Anche chi ha subito determinati traumi, ad esempio in seguito a un incidente stradale, è più esposto alla rottura della vescica.

[Credit: lumpi]

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