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Perché i selfie uccidono gli animali selvatici: scienziati contro i vip a caccia di like

Durante la decima Conferenza Internazionale sui Pinguini, tenutasi in Nuova Zelanda, il professor Philip Seddon dell’Università di Otago ha messo in evidenza la diffusione della pericolosa moda dei selfie con animali selvatici, anche a causa dei vip. Si tratta di un fenomeno dilagante che rischia seriamente di modificare il comportamento della fauna, con esiti potenzialmente catastrofici.
A cura di Andrea Centini
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Credit: World Animal Protection
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I selfie con gli animali selvatici sono sempre più di moda e stanno mettendo seriamente a repentaglio la loro sopravvivenza. A causa di questi scatti a caccia di cuori e “mi piace”, infatti, gli animali possono essere spinti a modificare il proprio comportamento e l'alimentazione. Il fenomeno è considerato a serio rischio di emulazione, soprattutto perché diversi vip si sono immortalati vicino a una di queste creature, ricevendo piogge di riconoscimenti sulle proprie pagine social. Tra essi ci sono il tennista Roger Federes, fotografatosi con un quokka, e Kim Kardashian a due passi da un elefante indiano.

A lanciare l'allarme sui rischi dei “selfie selvaggi” è stato il professor Philip Seddon, direttore del programma sulla fauna selvatica dell'Università di Otago, Nuova Zelanda, che è intervenuto durante la decima Conferenza Internazionale sui Pinguini che si è svolta nei giorni scorsi a Dunedin, proprio nella nazione insulare del continente oceanico. Secondo lo studioso il fenomeno dilagante determina uno stress fisico ed emotivo fortissimo negli animali, che vengono spinti a modificare le proprie abitudini. Il rischio è un impatto negativo sulle nascite, già messe a dura prova da cambiamenti climatici, inquinamento e distruzione degli ecosistemi catalizzati dalle attività umane.

Credit: World Animal Protection
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“Il pericolo dei selfie con la fauna selvatica è che le immagini appaiono spesso fuori contesto, e così anche quando il messaggio punta a promuovere la conservazione, magari veicolato da un ambasciatore di un programma ad hoc, quel messaggio è perso e tutte le persone vedono soltanto un vip che abbraccia un pinguino e vogliono imitarlo”, ha dichiarato il professor Seddon durante la conferenza, come riportato dal Guardian. Lo studioso considera questi scatti talmente pericolosi che ha vietato ai suoi studenti di pubblicare simili immagini sulle proprie pagine social.

A dimostrare l'incremento preoccupante di selfie con fauna selvatica vi è stata una recente ricerca condotta dall'organizzazione World Animal Protection. Analizzando le immagini pubblicate su Instagram, dal 2014 al 2017 il numero di selfie con animali selvatici ha subito un'impennata del 292 percento, quasi il triplo in soli tre anni. Il 40 per cento di questi selfie, inoltre, mostra interazioni del tutto inopportune e pericolose, come abbracci e baci, che determinano ancor più stress e sofferenza negli animali, per i quali spesso noi rappresentiamo i predatori.

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