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Perché fumare rende sordi

Un team di ricerca giapponese ha dimostrato che il vizio del fumo aumenta il rischio di perdere l’udito, sia ad alta che a bassa frequenza. Più si fuma e maggiori sono i rischi di ipoacusia.
A cura di Andrea Centini
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Il vizio del fumo aumenta anche il rischio della perdita dell'udito, la cosiddetta ipoacusia. Lo ha dimostrato un team di ricerca giapponese del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione presso il Centro nazionale per la salute e la medicina globale di Tokyo, che ha condotto il più vasto studio che mette in relazione il fumo col deficit acustico. I ricercatori, coordinati dal professor Huanhuan Hu, hanno analizzato i dati di una coorte di oltre 50mila impiegati giapponesi tra i 20 e i 64 anni, tutti privi di malattie che determinano la perdita dell'udito.

I partecipanti sono stati seguiti in media per un periodo di 8 anni, e durante il follow-up sono stati sottoposti a test audiometrici (uno ogni 12 mesi) a 1 e 4 kHz, specifici per individuare l'insorgenza di ipoacusia. Tutti i volontari hanno compilato un questionario relativo al proprio stile di vita, alla salute e al legame con il fumo. Sono stati tenuti in considerazione diversi fattori, fraa essi l'essere fumatori attuali, ex fumatori o non aver mai toccato una sigaretta; il numero di sigarette fumate ogni giorno e il momento in cui si è deciso di smettere di fumare.

Dall'analisi statistica di tutti questi dati è emerso che i fumatori hanno un rischio di 1,2 volte e 1,6 volte superiore rispetto ai non fumatori di perdere l'udito. Il dato è risultato essere indipendente dall'esposizione al cosiddetto rumore professionale (musicisti, operai che lavorano con martelli pneumatici e altre categorie sono particolarmente esposte alla ipoacusia). La perdita dell'udito ad alta frequenza nei fumatori è risultata essere più incidente rispetto a quella a bassa frequenza, mentre entrambe le tipologie sono influenzate dal numero di sigarette fumate (più se ne fumano e peggiori sono gli effetti). Fortunatamente c'è una ‘via d'uscita' per chi decide di smettere, dato che a 5 anni dall'ultima ‘bionda' il rischio di ipoacusia diminuisce sensibilmente.

“Tenendo presente le dimensioni del campione, il lungo periodo di follow-up e la valutazione obiettiva della perdita dell'udito, il nostro studio fornisce prove evidenti che il fumo è un fattore di rischio indipendente per la perdita dell'udito”, ha sottolineato il professor Hu. I dettagli della ricerca, che ha messo in evidenza un'altra valida ragione per smettere di fumare, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Nicotine & Tobacco Research dell'Università di Oxford.

[Credit: Geralt]

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